“Siamo chiusi fino al 2 luglio”: Poste Italiane, l’annuncio gela i clienti | Saranno costretti a stringere i denti

Poste italiane (Depositphotos) Lagazzettadiviareggio.it
Poste Italiane e l’annuncio che ha raggelato tutti i clienti. Da adesso il servizio sarà sospeso fino al 2 luglio.
In queste ore, una notizia ha fatto tremare milioni d’italiani: per un intero mese Poste Italiane andrà in ferie. Inutile dire che la cosa ha scatenato non poco disordine tra le persone e, a detta di molti, si tratterebbe di un’assurdità.
Ma eccoti spiegato cosa accadrà in queste settimane e perché il servizio subirà questa variazione.
Poste Italiane è senza ombra di dubbio una delle realtà più importanti della nostra nazione. Ogni giorno, migliaia e migliaia di persone utilizzano i suoi servizi e si recano abitualmente negli sportelli della propria città. Eppure, proprio in queste ore, l’azienda ha annunciato uno sciopero che ha preso alla sprovvista gli italiani. Le ragioni sono più che giuste, ma i cittadini non sono pronti ad un’interruzione simile.
Ma qual è la causa di tutto questo disordine? E quali servizi si sono fermati per un intero mese? Te lo spieghiamo noi.
Cosa è accaduto a Poste Italiane in queste settimane
La causa dietro a questa interruzione è uno sciopero che coinvolge l’intero personale, pronto a fermarsi per protestare contro ad una situazione diventata insostenibile. Proprio per questo, svariati sportelli presenti nelle nostre città hanno infisso fuori dalla porta la scritta: “Siamo chiusi fino al 2 luglio”. A dare il via alla protesta sono stati Slc Cgil e UilPoste, che hanno indetto uno sciopero generale a partire da martedì 3 giugno. La conseguenza? Un blocco totale sugli straordinari dei lavoratori, turni supplementari e prestazioni aggiuntive, il quale ha causato la riduzione quasi totale di alcuni servizi di Poste Italiane.
Milioni di italiani si sono dunque ritrovati in una forte situazione di disagio e, proprio per questo, i sindacati hanno voluto esprimersi sulla questione.
Le parole dei sindacati sullo sciopero
Le motivazioni dietro a questo sciopero sono sicuramente molto forti e precise. Come sottolineato da Paolo Lippi di UilPoste e Renato Baudinelli di Slc Cgil: “Basta lavoro povero e politiche attive che mettono i lavoratori gli uni contro gli altri. Vogliamo stabilizzazioni, trasformazioni e mobilità per tutti”. I sindacati parlano chiaro: la salute e la sicurezza dei lavoratori dovranno essere messe al primo posto da Poste Italiane. “La più grande azienda del Paese deve garantire democrazia e pluralismo” hanno poi aggiunto con fermezza.
Insomma, non stupirti se, recandoti al tuo solito sportello Poste Italiane, potresti trovare le serrande tirate giù e un messaggio di chiusura fino al 2 luglio!