Sembra quasi un film, ma la storia di Michele e dei suoi amici è vera e ha bisogno di un piccolo aiuto per poter continuare. Un gruppo di compagni di classe, l’amore per la montagna, la voglia e la forza di superare i propri limiti insieme. Pochi semplici ingredienti che rendono questa storia, una storia da raccontare.
E’ un avventura iniziata oramai più di dieci anni fa, quando Michele Corfini, un ragazzo di Seravezza, nonostante la sua disabilità, è riuscito insieme i suoi amici a salire in quota. All’epoca erano poco più che ventenni, grandi possibilità ancora non esistevano, ma l’amore per la montagna, l’amicizia e un pizzico di incoscienza, fecero si che riuscirono ad arrivare in cima al monte forato con una barella del soccorso alpino. Grazie ad un’associazione di Pruno, hanno avuto la possibilità di sperimentare una carrozzina monoruota, sicuramente più facile da usare che non la barella del soccorso alpino, ma comunque con qualche limite.
“Ha una ruota che ti fa appoggiare il peso a terra, ma poi ti gestisci come puoi sui sentieri delle Apuane che sono comunque abbastanza impegnativi. La maggior parte sono sentieri EE ( escursionismo esperto ), anche con la carrozzina, tanto lo facciamo di peso.” Questo il racconto di Guglielmo, uno degli amici di Michele e responsabile della raccolta fondi per poter comprare una nuova carrozzina elettrica, la e-joëlette, ideata dall'alpinista francese Joel Claudel. “Michele ama la natura, si è laureato in scienze naturali e ama la montagna. All’inizio forse eravamo più incoscienti, ma eravamo più giovani. Ora abbiamo istituito questa raccolta fondi per comprare questa carrozzina elettrica da trekking, perché vorremmo donarla all’associazione che ci ha prestato per anni la vecchia carrozzina, per dare a più persone la possibilità di fare quello che abbiamo fatto noi insieme con Michele. In molti hanno sposato questa causa, anche il comune, che si è impegnato a organizzare il corso di formazione per portare la carrozzina da trekking.” Perché per poter portare questa carrozzina non bastano i buoni propositi, ma sono molti gli ingredienti necessari e c’è bisogno di un corso di formazione, che Guglielmo e i suoi amici fecero nel 2013 a Campo Cecina.
La raccolta fondi, sta andando abbastanza bene e è arrivata al giro di boa. Per poter comprare la e-joëlette, ci vogliono €7000,00 e sono arrivati a poco più della metà “ Questo progetto ha avuto un grande riscontro mediatico -spiega Guglielmo- ma se dobbiamo guardare anche le cose negative, se tutti quelli che hanno apprezzato avessero donato anche solo 1 euro, forse ora saremmo già arrivati alla quota necessaria, ma va bene, sono fiducioso.” La domanda che mi è sorta spontanea parlando con Guglielmo è cosa li ha spinti a iniziare questa avventura, “quando sei a tirare e sei sotto il sole, con Michele che non chiede mai niente, sei quasi in cima e lui ti chiede se scolletti e tu fai quei pochi passi in più e davanti ti si apre tutto il mondo, un paesaggio incredibile e lo guardi e vedi il suo viso che si riempie di gioia, in quei momenti anche se sei cotto, ti passa tutta la fatica e è un’emozione unica”.
Per poter partecipare alla raccolta di fondi basta andare sulla piattaforma di crowdfunding Eppela e cliccare su https://www.eppela.com/projects/8542. Incluso nel pacchetto per chi dona: un invito alla prossima scalata inclusiva sulle Apuane.
Nelle foto trovate anche l’immancabile qr-code, per accedere direttamente al link.
Michele e i suoi amici: una storia di forza e volontà
Scritto da lucia paolini
A. Versilia
22 Giugno 2022
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