Che cosa ha rappresentato l'incontro del 29 agosto tra la segretaria del partito democratico Elly Schlein con i superstiti e i familiari delle vittime della strage di Sant'Anna di Stazzema? Alcune foto dell'epoca, possono evocare ricordi dolorosi legati a quel triste episodio storico, ma una in particolare rappresenta tutto il senso di questa triste storia: il girotondo dei bambini sulla piazza della chiesa. L'incontro, quindi è stato un punto di arrivo per conoscere le varie testimonianze degli abitanti di questo territorio dell'alta Versilia segnato da un crimine di guerra. Ma anche di partenza per quanto riguarda la proposta di dare voce a una legge di iniziativa popolare antifascista, si contano oltre 250mila firme raccolte, in parlamento.
Erano presenti il Presidente della regione Toscana Eugenio Giani, fra i superstiti Mario Marsili, Adele Pardini e alcuni componenti dell'associazione Martiri di Sant'Anna. Ad anni di distanza nessuno di loro ha dimenticato quel dramma e come ci racconta il sindaco di Sant'Anna di Stazzema Maurizio Verona, l' intenzione primaria, è grazie all'aiuto di Schlein, di coinvolgere tutti i comuni d'Italia, gli amministratori dei partiti democratici a portare, sia dove sono in maggioranza e anche dove sono in minoranza, un ordine del giorno che riguardi una legge antifascista di iniziativa popolare che venga discussa dal Parlamento .
“Chiediamo che venga calendarizzata il più presto possibile-ha esordito Elly Schlein- è fondamentale per la memoria della strage di Sant’Anna di Stazzema, è importante perché non possiamo costruire un futuro migliore senza memoria del passato. Questa è la prima volta che visito il Parco nazionale della pace di Sant’Anna, sono rimasta molto colpita dal racconto di quel 12 agosto 1944, per la presenza fra le vittime di tante bambine e bambini.”
La prima ad essere stata ascoltata da Elly Schlein è stata Adele Pardini, a mano a mano si sono fatti avanti gli altri superstiti e familiari, portando a galla testimonianze dolorose con le quali hanno dovuto convivere tutti questi anni.
Il Sacrario al Col di Cava e la sala superiore del Museo della Resistenza sono state oggetto di visita della segretaria che ha voluto approfondire la sua conoscenza e percepire tutte le sensazioni legate a quel fatidico giorno.
Il sindaco Verona ha rilasciato a noi de Le Gazzette alcune considerazioni: “La discussione in parlamento può approvare, modificare, respingere, questa legge, non doverebbero e non potrebbero secondo una legge democratica affossarla, insabbiarla, far si che non possa essere discussa nuovamente.-ha dichiarato Verona- dovrebbe essere calenderizzata,a Elly Schlein ho chiesto questo impegno. Se arrivano al presidente di commissione Ciro Maschio tanti ordini del giorno, dovrebbe rispondere anche a questa richiesta, ai miei messaggi e alle mie telefonate e sentirsi sensibilizzato da questa onda nazionale di presa di responsabilità, con il ruolo di parlamentare della repubblica italiana che ricopre.”
Sappiamo che da sempre è in prima linea per affrontare tematiche importanti che riguardano il vostro territorio, oltre all'incontro di stasera, ci vuole anticipare qualcosa in cantiere che sta portando avanti anche con il supporto della Regione Toscana?
“Abbiamo ideato un festival culturale che si chiama D come democrazia - ha spiegato Verona - che consiste nell'individuazione di personaggi del mondo dello spettacolo che possono essere giornalisti, comici, scrittori che coinvolgiamo con la loro presenza e notorietà per diffondere la storia di Sant'Anna di Stazzema e la memoria che rappresenta. I territori della regione Toscana, sono chiamati in questa iniziativa, che appartengono a una rete dei comuni che abbiamo istituito e abbiamo dato il via lo scorso 12 agosto con la regia della regione Toscana. Eventi che prenderanno vita nei vari teatri, sparsi nella regione. Le location di queste iniziative sono state a Tavernelle, a Fucecchio dove c'era Agnese Pini con Stefano Massini, è stato coinvolto anche il giornalista Andrea Scanzi. Le iniziative non saranno solo a Sant'Anna di Stazzema.”
Anticipa che stanno preparando un calendario per la stagione autunno/ inverno dove saranno invitati anche altri personaggi del mondo politico e alcuni sindaci dei comuni toscani. Maurizio Verona era sicuro della grande sensibilità di Elly Schlein. Ascoltare dei fatti accaduti durante l'eccidio dagli stessi superstiti, è stato ben diverso dal resoconto di storici o politici con un registro diverso e che ha generato tanti spunti di riflessione.
Alcune delle parole che Elly Schlein ha ascoltato, infatti le sono rimaste così impresse da renderla visibilmente emozionata.
“Elly mi ha chiesto dopo l'incontro, ma perché ci sono stati anni di silenzio? - ha raccontato il sindaco Verona - dove non parlavano di ciò che era accaduto. Perché c'è stato un oblio di stato. I superstiti, spesso me lo hanno detto si sentivano quasi appestati, non si sentivano liberi di parlare su un qualcosa su cui era calato il sipario, anche da parte dello stato .Non c'è stata la forza e la spinta propulsiva e impulsiva di chiedere verità e giustizia. Nella strage di Sant'Anna di Stazzema è stata fatta giustizia e dato voce alla verità solo nel 2007 ed è una strage datata 1944. I processi sono iniziati nei primi anni 90, la prima medaglia d'oro al valore militare è stata data negli anni 70. Nel 1971 è nata l'associazione Martiri dei familiari delle vittime, non è nata nell'immediato dopo guerra.”
Il sindaco ha voluto ricordare la figura di Enrico Pieri, un simbolo per Sant'Anna e per i giovani, per quello che ha rappresentato.
Pieri è stato cavaliere della repubblica tedesca e italiana, cittadino europeo, quel 12 agosto del 44 ha dovuto assistere allo sterminio di tutta la sua famiglia, non aveva nessuno eccetto uno zio. In Italia non trovava lavoro, è emigrato all'estero e ha costruito la sua famiglia in Svizzera. Quando è tornato in Italia ha raccontato quello che aveva vissuto sulla sua pelle fino a quando si è spento fisicamente. Nel 2023 è ancora in essere un lungo e difficile percorso di matrice storica, dove si cerca di fare luce su due aspetti: giustizia e verità, a nome di una sana democrazia.