Allora, se abbiamo capito bene, il Tar (tribunale amministrativo regionale) della Toscana boccia clamorosamente la nomina a segretario federale dell'autorità portuale di Viareggio dell'architetto Alessandro Rosselli e il presidente della Regione Eugenio Giani, coadiuvato dall'assessore alle infrastrutture, mobilità e governo del (sic!) territorio Stefano Baccelli che cosa fanno? Impongono a Viareggio, al suo sindaco, alla giunta, al consiglio comunale e a tutta la città, un commissario che dovrà svolgere le medesime funzioni del segretario e che, per giunta, è la stessa persona individuata e bocciata dal tribunale di giustizia amministrativa. Della serie faccio quel che voglio e della decisione dei giudici me ne frego! Ma non erano, quelli del Pd al secolo partito democratico sì ma quando gli pare, i custodi della Costituzione, gli angeli dei principi che presiedono alla separazione dei poteri, i, nemmeno più tanto, ormai, giovani virgulti della democrazia minacciata un giorno sì e l'altro pure dalle orde e dalle ombre neofasciste sempre incombenti sul nostro sfasciato stivale? Giani - se pensiamo che ha la nostra stessa età ci viene l'itterizia - al quale consigliamo un corso di armocromia come la segretaria del suo partito Elly Schlein, invece di rispettare la sentenza del tribunale, con l'ausilio del silente e silenzioso - non parla mai e quando lo fa non si capisce mai da che parte sta - assessore alle infrastrutture e governo del territorio (ma quale?), impone il suo diktat e nomina la medesima persona al ruolo di commissario dell'autorità portuale di Viareggio. Della serie, faccio come mi pare quando mi pare...