Sicurezza è la parola chiave per la 58^ edizione della Tirreno-Adriatico che partirà il sei marzo 2023 per poi concludersi il 12. Ebbene sì, perché dopo la tragedia di Davide Rebellin, ennesimo ciclista che ha perso la vita mentre faceva ciò che più lo appassionava, è forte la richiesta di aiuto da parte di chi, competizioni così conosciute anche a livello internazionale, le progetta, finanzia, gestisce e cura in ogni minimo dettaglio. Rebellin, vincitore della corsa nel 2001, è stato travolto ed ucciso da un camion proprio ieri, mentre stava nutrendo la sua più grande passione, la bicicletta, nonostante il suo ritiro dalle gare, da poco dichiarato pubblicamente.
La sua morte, insieme a quella di tanti altri campioni del ciclismo, così come la scomparsa di altrettanti appassionati della bicicletta, che hanno perso la vita sulle strade pubbliche d’Italia ha risollevato la questione della poca sicurezza dedicata ai mezzi a due ruote, in particolar modo alle biciclette. La scarsa presenza di piste ciclabili induce così a percorrere le corsie dedicate ai mezzi a quattro o più ruote che, indubbiamente, sono un pericolo costante per chi sceglie, per passione, comodità o sport, la bicicletta.
La Corsa dei Due Mari, presentata proprio questa mattina al teatro dell’Olivo, a Camaiore, avrà una durata di sette giorni, così come sette saranno le tappe che affronteranno i ciclisti, protagonisti di una competizione che, da sempre, attira spettatori da tutto il mondo.
L’attuale edizione replicherà quella dello scorso anno, seppur con modifiche territoriali e, soprattutto, di sicurezza; infatti si aprirà con una cronometro individuale proprio sulle strade di Lido di Camaiore ed i primi chilometri rappresenteranno, così come dichiarato dal direttore di gara, Stefano Allocchio, un primo test per i pretendenti alla maglia azzurra. Le due frazioni successive, invece, la Camaiore-Follonica e la Follonica-Foligno, offriranno un’occasione speciale per i velocisti. Dall’Umbria scenderanno, poi, nel Lazio con la tratta Greccio-Tortoreto con un circuito non poco insidioso, visto e considerando che la difficoltà, rispetto allo scorso anno, è maggiore anche a causa dei 14 mila metri di dislivello, e che sarà ripetibile per ben tre volte.
Venerdì 10 marzo sarà la quinta e penultima tappa quella da affrontare e che partirà da Morro d’Oro, piccolo paese dell’entroterra ma che, come sottolineato da Romina Sulpizii, primo cittadino presente questa mattina, ha bisogno di farsi conoscere per la ricca storia che conserva, per poi concludersi il 12 marzo a San Benedetto del Tronto. La differenza emblematica, rispetto alle edizioni precedenti, è il prolungamento di due chilometri che permetterà di raggiungere i 1465 metri della Sarnano-Sassotetto, tappa già raggiunta in precedenza ma, come confermato da Stefano Allocchio, direttore di corsa RCS Sport, con una novità, il raggiungimento del valico di Santa Maria Maddalena.
Cinque, quindi, saranno le regioni toccate dalla gara, Toscana, Umbria, Lazio, Marche ed Abruzzo, dove il più tenace potrà mostrare, con grande fierezza, il proprio tridente, trofeo assegnato al vincitore, nella città di San Benedetto del Tronto, appunto tappa conclusiva della gara.
I ringraziamenti del primo cittadino di Camaiore, Marcello Pierucci, sono stati condivisi anche dagli altri sindaci ed assessori allo sport delle tappe in cui approderà la Tirreno-Adriatico, in particolar modo quelli dedicati a RCS Sport e quelli personali a Mauro Vegni, dirigente sportivo italiano ed attuale direttore del Giro d’Italia, Milano-Sanremo e del Giro di Lombardia, che proprio nel pomeriggio ha ricevuto la cittadinanza onoraria, da parte di Pierucci, presso il cinema comunale di Camaiore, Borsalino.
‘’Grazie al recente accordo triennale con RCS Sport, la Corsa dei Due Mari, rimarrà sul nostro territorio anche nel 2024 e nel 2025 con tappa iniziale Lido di Camaiore. Camaiore e la Tirreno-Adriatico sono, ormai, una coppia di inseparabili, destinati a crescere e durare sempre di più - dichiara Pierucci - la nostra è vera terra di ciclismo che porta con sè una storia decennale che si rinnova e continua a svilupparsi ogni anno tutelando una passione che, mi auguro, non smetterà mai di ardere’’.