Quattro incontri per scoprire uno degli artisti tra i più importanti del territorio Versiliese. Viareggio è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto delle opere di Galileo Chini, un artista che non ha semplicemente lasciato il segno, ma che a concretamente disegnato il volto della città. La sua residenza estiva, "La casa delle vacanze", ora un hotel, conserva affreschi, ceramiche e arredi, fungendo da piccolo museo. Nel 1920, incaricato dal governo, rivoluzionò il lungomare di Viareggio con decorazioni in maiolica, evidenti nel Gran Caffè Margherita. Numerose opere adorne di piastrelle decorano edifici come il villino di viale Carducci e la villa Argentina. In questi quattro incontri, che avverranno nella splendida cornice di Villa Argentina, verrà presentato un percorso alla scoperta delle varie sfaccettature di questo poliedrico artista. Il primo, è previsto per il 14 novembre, alle ore 16.30 e verrà presentato da Claudia Menichini, critica d’arte e Paola Chini, nipote di Galileo Chini.
Per l’occasione sarà presente anche Luca Menesini, il presidente della provincia e Ilaria Boncompagni, funzionaria tutela beni storico artistici soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le provincie di Lucca e Massa Carrara.
Gli altri incontri saranno il 21 e 28 novembre e il 5 dicembre. Il 21 novembre, verrà raccontato il rapporto di Chini con la ceramica e l’architettura, mentre il 28 novembre si parlerà di uno dei temi più cari al territorio e cioè il rapporto di Chini con Puccini e con l’oriente.
Nel 1910 Chini ebbe un contratto dal Re del Siam per decorare il Palazzo del Trono Ananta Samakhom a Bangkok. Prima di iniziare il lavoro, Chini eseguì sondaggi tecnici e esplorò luoghi artistici, scoprendo antiche pagode a Ayutthaya. A capo di una delegazione italiana, l'ingegnere Carlo Allegri guidò il grande influsso di elementi architettonici occidentali in Siam. Il Palazzo, realizzato secondo lo stile neoclassico occidentale, ospita gli affreschi di Chini che raffigurano i sei ultimi re del Siam. Il re Chulalongkorn scelse artisti italiani a seguito delle sue visite in Italia, consolidando il legame tra Chini e il Siam.
L’ultimo incontro, del 5 dicembre, esplorerà le vie dell’orientalismo della Versilia.
Un percorso a 360 gradi alla scoperta di questo artista. Un percorso che potrà essere seguito anche da remoto, poiché alla fine degli incontri, la registrazione delle conferenze verrà pubblicata in modo da renderle fruibili anche in futuro.
Purtroppo non potranno partecipare le scuole se non autonomamente a causa degli spazio ristretti di Villa Argentina, solo 35 posti, sarà quindi necessaria la prenotazione al numero 0584 1647600 oppure attraverso l’e-mail: