Sabato 27 maggio ore 10.30 inaugurazione della mostra tattile con pannelli 3D “Il buio oltre le stelle” e alle ore 21.15 la Conferenza spettacolo di CHI HA PAURA DEL BUIO?
- la mostra “OLTRE IL BUIO LE STELLE”
La mostra (INGRESSO LIBERO visitabile fino al 4 maggio) a cura di Emanuele Cambiotti, fondatore del progetto divulgativo Turisti nel Cosmo ci porta alla scoperta del cosmo attraverso il tatto con tavole 3D e didascalie in Braille; un vero e proprio viaggio nello spazio pensato per tutti. Inoltre, dal 2 al 4 giugno, esposizione del mockup dello Space Shuttle Challenger (260 cm) e della prima bandiera italiana volata nello spazio con l’Ing. Franco Malerba nel luglio 1992 a bordo della missione STS-46. Questo progetto divulgativo astronomico nasce dalla consapevolezza che la definizione stessa di divulgazione (in questo caso, scientifica) racchiude in sé i concetti di accessibilità e inclusività di insegnamenti, esperienze e conoscenze. La mostra, adatta a tutti gli utenti, si prefigge di offrire al mondo ipovedente e non vedente un’esperienza didattico divulgativa, all’interno della quale sono raccontati e illustrati, in un percorso complessivamente realizzato con ventidue tavole, aspetti fondamentali dell’Universo, partendo dalle origini fino all’oggi, attraverso alcune tematiche dell’astronomia come il Sistema Solare, la Volta Celeste, la Luna e fenomeni come eclissi di Luna e di Sole. Pannelli tattili in rilievo corredati di didascalie in Braille permettono ai visitatori di comprendere nozioni basiche sulle argomentazioni trattate, rendendo il percorso espositivo sufficientemente autonomo, nonostante la disponibilità di guide specializzate in campo divulgativo astronomico e astronautico.
- la conferenza (ore 21.15) CHI HA PAURA DEL BUIO? “Interstellar. Le Voyager oltre i confini del nostro tempo”
Filippo Bonaventura e Matteo Miluzio, astrofisici che si occupano del progetto di divulgazione scientifica CHI HA PAURA DEL BUIO? saranno i protagonisti di questa conferenza . L’esplorazione spaziale non rappresenta solamente la necessità umana di oltrepassare i propri limiti. È anche, o forse soprattutto, il desiderio dell’uomo di sopravvivere al proprio tempo. Questo meraviglioso e disperato sentimento umano è incarnato in due piccoli oggetti a cui abbiamo dato il nome di “Voyager”. Entrambe le sonde ora sono nello spazio interstellare dopo aver abbandonato l'eliosfera, a oltre 18 miliardi di km da noi. Dopo oltre 40 anni e dopo averci regalato immagini indimenticabili, le Voyager – che portano con loro anche due dischi d’oro, con incise alcune informazioni sulla specie umana – ancora funzionano. Pochi dati, un segnale debole, ma sono ancora in grado di comunicare con noi. Molto probabilmente le Voyager viaggeranno solitarie nell’immensità del cosmo per milioni, forse miliardi di anni. Sopravviveranno all’uomo e alla fine del nostro pianeta. Percorreremo, insieme, uno dei viaggi più straordinari che gli uomini abbiano mai intrapreso in un universo vasto e fantastico.
La rassegna prosegue con la Mostra visitabile sino al 4 giugno e due conferenze in programma il 30 maggio e il 2 giugno. Le attività sono ad ingresso libero, gradita la prenotazione
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