Continua la bagarre tra comune di Massarosa, assieme alla polizia provinciale, e le associazioni e gli enti animalisti locali e non. L’uccisione di venerdì, da parte di un agente, del piccolo cinghiale bloccato nel fiume ha fatto scoppiare un vero e proprio putiferio, che potrebbe persino portare a processi e conseguenze penali.
L’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) ha infatti dichiarato che entro domani invierà un esposto alla procura di Lucca per capire se è possibile procedere con un’azione legale contro l’artefice dell’abbattimento e le personalità che hanno permesso che accadesse.
La base dell’accusa? L’infrazione della legge sulla tutela della fauna selvatica: sembra infatti che l’agente non abbia permesso ai volontari, già presenti sul posto, di dare le cure all’animale.
“L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente invierà lunedì un esposto alla procura della repubblica di Lucca per chiedere che si indaghi sui fatti avvenuti venerdì 2 dicembre a Massarosa, dove un giovane cinghiale è stato letteralmente fucilato dalla polizia provinciale nonostante le suppliche di alcune volontarie e la disponibilità dei gestori di un rifugio per animali della zona di prendere in carico e curare l'animale, che investito la notte prima era caduto in un canale in zona Pian del Mommo, dove probabilmente, a causa di una frattura al bacino, era stato costretto a rimanere in acqua tutta la notte. Al mattino, mentre alcuni volontari stavano cercando il modo di tirare fuori dal canale il piccolo cinghiale ferito, è arrivato un agente della provinciale che nonostante le suppliche dei presenti e la disponibilità del rifugio a prendersi cura del cinghialino non ha voluto sentire ragioni e lo ha freddato. “È il secondo caso, dopo quello di Genova, dove un giovane cinghiale viene freddato senza colpa, ma soprattutto senza che l'animale sia stato preso in carico dai veterinari che hanno l'obbligo di soccorso verso un animale ferito ai sensi della legge di tutela della fauna selvatica – spiegano gli animalisti – in questo caso, è stata disattesa la normativa, e con una freddezza impressionante l'agente, non tenendo conto delle disponibilità del rifugio a curare l'animale, ha ucciso il cinghiale con un colpo di fucile. Per questo, lunedì invieremo un esposto alla procura per chiedere di far luce sulla sequenza dei fatti, e stiamo valutando ulteriori denunce contro chi, pur essendo preposto per legge, non ha impedito la fucilazione del cinghiale di Massarosa".