Il Comitato Le Voci degli Alberi ancora una volta si trova a dover intervenire e diffidare gli enti del territorio di Viareggio dal portare a termine la distruzione del carattere identitario di un quartiere cittadino come la Darsena e di due polmoni verdi che assicurano aria buona e mitigazione delle temperature.
Il Comitato è critico su come il Comune e l’Autorità Portuale di Viareggio - è scritto in una nota - progettino e realizzino le opere pubbliche preoccupandosi solo dell’aspetto “funzionale” tralasciando la salvaguardia della salute e della qualità della vita. La Darsena, per decenni abbandonata a sé stessa dalle Amministrazioni, sta cercando di recuperare decoro e qualità in modo autonomo per il tramite diretto dei residenti e dei frequentatori. Ma ultimamente gli Enti sembrano aver trovato qui il luogo dove sfogare la propria voglia di abbattere alberi, snaturare la qualità paesaggistica ed identitaria di un quartiere, negare la consolidata immagine di quartiere, tra il residenziale ed il produttivo, al margine della Pineta di Levante e del Parco di Torre del Lago, Migliarino San Rossore. Due interventi dannosi per i Pini, così identitari del luogo, sono in itinere. Il primo, in piazza Viani, davanti alla Capitaneria di Porto, vede, sotto la parola “riqualificazione”, un intervento che prevede la gettata di tonnellate di cemento e chissà cos’altro. Naturalmente questa massiccia pavimentazione verrà realizzata dopo aver prima irrimediabilmente leso parte delle radici degli alberi e compattato il terreno con l’ingresso in cantiere, sulle radici degli stessi pini, di camion e ruspe del peso di svariate decine di tonnellate. Il secondo, per ora solo annunciato in via Paolo Savi, prevede l’abbattimento dell’intero doppio filare di Pini per rifare il manto di asfalto, attualmente sconnesso. Pini di elevato pregio paesaggistico, di indubbia bellezza e per la gran parte in buono stato di salute. Oggi, nelle parti del mondo evolute, si fa di tutto per aumentare il verde e ridurre soprattutto in ambito urbano le isole di calore, e ci si impegna per trovare soluzioni per salvare le alberature esistenti consapevoli del valore che hanno alberi pluridecennali, senz’altro non paragonabile ai piccoli arbusti con cui si vorrebbero sostituire. Un quartiere depauperato dei pini si troverà ad avere edifici meno appetibili commercialmente con una riduzione del loro valore di vendita. Le tecnologie attuali consentono ti tenere gli alberi ed avere ottimi asfalti, a Vittoria Apuana in via Canova è stato fatto, in molte altre località toscane e non solo, si sono salvate le alberature e dato decoro ai quartiere: non si comprende perché a Viareggio non si possa fare. Ai pini di piazza Viani, ahimè, non diamo molti anni di vita! Trattati come sono stati, con le radici esposte al sole in piena estate e sotto i carichi dei mezzi da lavoro entreranno presto in sofferenza ammalandosi, fatto che ne determinerà una maggior fragilità e porterà probabilmente all’abbattimento degli stessi per questioni di “sicurezza”: si genera un danno, anche economico/erariale, al patrimonio verde della comunità e poi ci si appella alla tutela dei cittadini per fare tabula rasa. Speriamo per i pini di via Savi ci sia un miglior futuro! Un futuro diverso anche rispetto all’impianto di alberi dello scorso anno lungo la ciclabile sul viale Europa in buona parte già seccati o gravemente compromessi per imperizia nella messa a dimora e nella manutenzione. Invitiamo tutta la cittadinanza a prendere parte al confronto ed al tentativo di fare di Viareggio una città verde e non un deserto contattandoci via mail