“Sarò il sindaco della regione, mi farò garante delle istanze di tutte le province". Queste le parole della campagna elettorale di Massimo Mallegni che si è presentato a queste elezioni con Forza Italia, ma il maggioritario non ha dato ragione al senatore che non è stato eletto.
“Care amiche e cari amici, è stata una corsa difficile, ma ricca di soddisfazioni. Ho visitato tutta la Toscana e parlato con centinaia di persone. Ho visitato imprese e famiglie, toccato con mano i problemi reali di una regione in difficoltà. Oggi il centro destra è al Governo e sono certo che faremo bene nell’interesse di tutti i cittadini. Per quanto mi riguarda, purtroppo, non sono stato rieletto al Senato e quindi non potrò più rappresentarvi, ma non mancherà il mio supporto e la mia vicinanza. Grazie a tutti per l’aiuto che mi avete dato.Un grande abbraccio. Massimo”.
Questa la dichiarazione a caldo appena conclusi gli scrutini di Mallegni.
Di origini pietrasantine, nato e cresciuto nel turismo è stato tre volte sindaco di Pietrasanta e ha abbandonato nel 2017 per iniziare la carriera in senato.
L’hastag #fattinonparole è stato uno dei punti cardine della sua campagna elettorale che ha visto anche momenti difficili dopo il video promozionale per far avere uno stipendio e una pensione alle casalinghe. Il video, giudicato sessista, ha fatto il giro del web “quando si realizza una proposta buona in Italia gli si salta addosso e ci si oppone. A queste donne non viene riconosciuto niente e hanno una sudditanza nei confronti del marito alle quali sono costrette a chiedere i soldi, che spesso si traduce anche in violenza domestica. Quello spot era per accendere un faro, ma ci sono anche gli uomini. Ci sono settantamila uomini casalinghi, che dopo lo spot sono venuti a bussare e a rivendicare la loro posizione. Bene, quell’indennità è anche per loro.”
Forte la sua presenza in senato è stato motivo di vanto e anche uno dei punti cardine della propaganda politica di Mallegni che ha basato sui risultati degli ultimi quattro anni la campagna elettorale: “Dobbiamo rimettere le gambe a questa provincia, che ha imprenditori bravissimi”..
Importante anche il suo critico punto di vista relativamente alla sanità “In Toscana abbiamo una sanità itinerante. Oggi la sanità si regge sulla professionalità dei medici, la verità è che non funziona. Dobbiamo ridare valore ai medici di famiglia. Non è un problema di soldi, ma di organizzazione. Ci preoccupiamo solo degli amministativi e non di chi lavora davvero.”
Occhio anche ai giovani, un miglioramento aziendale per permettere ai giovani di non andare all’estero. Dura la sua posizione sul reddito di cittadinanza, che è stato definito da Mallegni come un’alimentazione del mercato nero e dei divani. Tutta la campagna era incentrata su una rinascita economica. La corsa finisce con una mezza vittoria, che vede Mallegni fuori dai giochi, ma il centro destra al governo.