Da 7 anni il Museo Gïåk Vërdün allestisce un’esposizione di opere in Pineta di Levante nello stradello dietro lo Stadio dei Pini dove l’amministrazione comunale voleva costruire l’Asse di Penetrazione, oggi derubricato a Pista.
Le opere, pensate come effimere, realizzate con materiali naturali, fanno mostra di sé per un tempo variabile e, come elementi della natura, sono soggette a trasformazioni, metamorfosi e infine a scomparire:
“In questi sette anni sono stati coinvolti oltre sessanta artivisti provenienti da tutta Italia e sensibili alle tematiche ambientali che hanno sposato la nostra causa - informa il portavoce del museo - e contribuito a difendere la nostra pineta dallo scellerato attacco speculativo. Le opere, le performances, le attività sono documentate in un archivio di immagini e filmati visibile anche online.”
In tutti questi anni non è mai successo nulla, mentre cresceva sempre più la fama e l'interesse fuori dall’ambito locale, soprattutto come esempio di artivismo e di disobbedienza civile: l’arte al servizio di una causa.
Quest'anno, a neppure un mese dalla sua inaugurazione, le opere sono state tutte rimosse nella loro interezza: sono “sparite”. Chiediamo al Comune se è stato su sua richiesta perché comunque lo spregio (non sapremmo come diversamente definirlo) è stato compiuto da personale specializzato e dotato di attrezzature poiché alcune opere erano di non facile asportazione e collocate ad alcuni metri di altezza: difficile quindi ipotizzare un furto, e se si fosse trattato di un atto vandalico i resti sarebbero rimasti lì.
Non si comprende come mai dopo 7 anni l'iniziativa si sia rivelata improvvisamente non tollerabile, non si capisce a chi abbiano dato fastidio opere assolutamente non invasive, inserite nel paesaggio e nell’ambiente e comunque, ripetiamo, destinate alla consuzione.
Il Coordinamento No Asse nel manifestare tutta la sua solidarietà agli artivisti che hanno partecipato quest’anno e che hanno visto scomparire le loro opere, invita fin da ora tutti i cittadini e le cittadine a partecipare il prossimo 15 settembre alla passeggiata/mobilitazione sul tracciato del Museo, in difesa dell’arte e dell’ambiente.