Ascoltare la voce di chi non volta mai le spalle, per comprendere le necessità e i bisogni della città. Per studiare potenzialità e precarietà e costruire così, un percorso comune di solidarietà mettendo anche a punto una proposta di intervento di sistema. E’ questo lo scopo dell’assemblea aperta organizzata dall’associazione “Spazio Progressista“ – venerdì 2 dicembre, alle 17.30 nella sede della Croce Verde di Viareggio – dedicata al tema della povertà.
«Di fronte alle storie drammatiche che emergono, a quelle che rimangono ai margini. Di fronte all’allarme lanciato dai volontari impegnati ogni giorno per dare una risposta alle, sempre crescenti, richieste di aiuto – spiega il presidente di Spazio Progressista, Tiziano Nicoletti – abbiamo ritenuto necessario aprire questa finestra. Perché quella della povertà è una questione che non riguarda il singolo ma l’intera comunità. E per affrontarla è dunque richiesta l’azione di tutti: dal pubblico, al privato fino al singolo individuo».
Quando si pensa alla povertà, subito, ci si ricollega al disagio economico. Ma la povertà è anche disuguaglianza, limitazione e privazione dei diritti fondamentali, un fenomeno antico che, col passare dei secoli e l’evolversi della società, ha assunto nuove forme. Per comprenderne ogni sfaccettatura, i segni lasciati dalla pandemia e dalla crisi energetica, sono stati chiamati ad intervenire i rappresentanti della Croce Verde, della Croce Rossa e della Misericordia; insieme alla Caritas, al Germoglio e alla Casa delle Donne. Parteciperà anche il parroco di San Francesco, padre Elzeario, che con la mensa si preoccupa di sfamare ogni giorno coloro che non hanno la possibilità di mettere insieme un pasto. E l’invito è stato rivolto anche all’assessore al sociale Sara Grilli.
Al pubblico che parteciperà a questa speciale assemblea aperta Spazio Progressista chiede di portare un pacco spesa, destinato a riempire la dispensa delle associazioni che quotidianamente assistono le persone in difficoltà economica. «C’è solo un modo per affrontare la crisi che stiamo vivendo – conclude Nicoletti – sostenerci gli uni con gli altri».
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