Codice della strada, devi rifare l’immatricolazione nel 2025: controlla questo codice e chiedi un preventivo immediato | Se no resti fermo
Forse il tuo veicolo è soggetto alla nuova normativa: devi immatricolarlo di nuovo altrimenti ci sono sanzioni e fermi. Controlla il codice.
Dal 2025, alcune importanti novità introdotte nel Codice della Strada potrebbero avere un impatto diretto su molti automobilisti.
In particolare, si parla di un aggiornamento delle normative sull’immatricolazione e sulla validità dei documenti legati ai veicoli in circolazione.
Ecco cosa devi sapere per evitare problemi e restare in regola. Il nuovo regolamento mira a migliorare la sicurezza stradale e a garantire che tutti i veicoli in circolazione rispettino standard aggiornati.
La revisione normativa prevede che i veicoli debbano essere sottoposte a una nuova immatricolazione. Bisogna controllare un codice per capire se il proprio veicolo è interessato.
Riforma del Codice della Strada: immatricolazione
La recente riforma del Codice della Strada in Italia affronta una problematica sempre più diffusa: l’utilizzo strategico di veicoli con targhe estere per eludere i costi elevati delle polizze assicurative italiane. Questa pratica, particolarmente diffusa in alcune aree del Paese come Napoli, rappresenta una sfida non solo per il sistema assicurativo, ma anche per la sicurezza stradale e la trasparenza normativa.
In Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, i costi delle polizze Rc auto raggiungono livelli proibitivi. Napoli, in particolare, detiene il triste primato di una delle città con i premi assicurativi più elevati e con un’incidenza significativa di veicoli non assicurati (1 su 7 secondo recenti statistiche). Ecco dunque che molti automobilisti italiani hanno adottato una strategia per aggirare il problema: immatricolare i propri veicoli all’estero, spesso tramite società di noleggio in Paesi come Polonia o Bulgaria, dove le tariffe sono notevolmente più basse. Questo consente di accedere a polizze assicurative più economiche, evitando i costi delle compagnie italiane.
Le novità introdotte dalla riforma
Per contrastare questa pratica, la riforma del Codice della Strada prevede una serie di misure che mirano a rendere più stringenti le regole per i veicoli con targhe straniere che circolano sul territorio italiano. Le principali disposizioni includono la reimmatricolazione obbligatoria, i veicoli con il codice della targa estera devono essere reimmatricolati in Italia se circolano nel Paese per un periodo superiore a tre mesi. I proprietari, inoltre, devono stipulare una polizza Rc auto con una compagnia operante secondo le regole italiane, mentre i veicoli di proprietà di soggetti esteri, utilizzati temporaneamente in Italia tramite comodato o noleggio, sono esentati dall’obbligo di reimmatricolazione. Tuttavia, devono essere registrati nel Registro veicoli esteri (Reve) entro 30 giorni dall’entrata nel territorio italiano.
Il fenomeno dei veicoli con targhe estere ha creato notevoli difficoltà nella gestione dei risarcimenti per sinistri stradali. In caso di incidenti, la presenza di assicurazioni straniere complica i tempi e le modalità di liquidazione, penalizzando sia le vittime sia il sistema assicurativo italiano. Napoli è poi un caso emblematico. Oltre all’elevato numero di veicoli con targhe estere, il costo medio delle polizze Rc auto è aumentato ulteriormente rispetto all’anno precedente, rendendo questa pratica ancora più attrattiva per molti automobilisti. Le nuove regole mirano a limitare tali abusi, promuovendo maggiore equità e sicurezza.