Stelle di Natale: Viareggio numero uno per la produzione ma é polemica “Concorrenza Sleale”

Stelle di Natale: Viareggio numero

Stelle di Natale - Gazzettadiviareggio.it

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Viareggio può vantare una produzione di Stelle di Natale al top, ma monta la polemica sulla concorrenza sleale.

Il periodo natalizio è davvero alle porte e per questo sono numerose le case e le vetrine dei negozi che vengono riempite e adorante con le meravigliose Stelle di Natale. Si tratta del simbolo per eccellenza di questa meravigliosa festività.

Si tratta di piante che richiamano la festa del Natale e che sono molto amate per via dell’atmosfera calda e gioiosa che regalano in un ambiente come la casa o l’interno di un negozio.

In Italia, Viareggio può vantare un ottimo risultato in termini di produzione di Stelle di Natale. Una capacità riconosciuta a livello nazionale, sia per quanto riguarda la qualità che la quantità di questi esemplari. Ad ogni modo, nelle ultime ore è scoppiata una polemica che ha che fare con una presunta “concorrenza sleale”. Vediamo di che cosa si tratta.

Le stelle di Natale prodotte a Viareggio

Viareggio e Versilia rappresentano un distretto strategico e un punto di riferimento per quanto riguarda la produzione di fiori e piante natalizie. Questo grazie ad una produzione di circa 5 milioni di Stelle di Natale. Si tratta di un primato invidiabile, capace di generare un giro d’affari di circa 12/13 milioni di euro.

Si tratta di piante di qualità, frutto di una tradizione decennale e di tecniche agricole avanzate. Tutto ciò ha reso il distretto un modello di eccellenza che è stato riconosciuto in tutta Italia. Ma nelle ultime ore ha fatto parlare moltissimo la polemica relativa ad una concorrenza sleale che potrebbe indebolire questo importante settore strategico.

Le polemiche sulla concorrenza sleale

Nonostante il grande successo nel settore della produzione di Stelle di Natale, le aziende locali, tra cui quelle del distretto di Viareggio-Versilia, devono fare i conti con sfide piuttosto complesse. Tra queste vi è la concorrenza giudicata sleale da parte di operatori stranieri. In particolare è l’Olanda a giocare il ruolo di antagonista in questa vicenda. Nei Paesi Bassi, infatti, si importano fiori da Paesi extra-UE a costi bassissimi.

La denuncia è arrivata direttamente da Coldiretti Toscana, secondo cui si tratta di prodotti spesso coltivati in condizioni di sfruttamento, oltre all’utilizzo di sostanze chimiche vietate.