1 gennaio 2025, dopo le feste arriva il castigo: la Meloni ti manda di traverso panettoni e pandori | Rivuole i soldi indietro

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Tasse nel nuovo anno-lagazzettadiviareggio.it (Fonte Canva)

Dopo il Capodanno, ecco che arriva la mazzata: il Governo rivuole indietro i soldi. Addio feste tranquille, si ricomincia a pagare.

Dopo settimane trascorse tra luci scintillanti, dolci natalizi e brindisi di Capodanno, l’inizio del nuovo anno dovrebbe essere un momento di serenità e ripartenza.

Per molti italiani però il primo mese del 2025 rischia di trasformarsi in una doccia gelata. Dopo aver speso per regali, cenoni e vacanze, arriva la notizia che potrebbe rovinare il gusto di panettoni e pandori: il Governo ha in serbo un “regalo” post-natalizio poco gradito.

Parliamo ovviamente di tasse, una costante che aleggia durante tutto l’anno. Per di più, è ancora peggio dover fare i conti con pagamenti e scadenze subito dopo le feste.

Dopo aver speso per portare gioia a familiari e amici, arriva il momento in cui lo Stato bussa alla porta per chiedere il conto. Ecco che le tasse tornano puntuali a pesare sugli italiani, senza vergogna.

Tasse e ancora tasse

Ogni gennaio, dopo le feste, ricompare il bagaglio di spese e oneri fiscali che spesso fanno rimpiangere le festività appena concluse. Quest’anno poi il Governo guidato da Giorgia Meloni ha in mente una misura che non farà piacere a molti lavoratori autonomi e professionisti. Una decisione che, se confermata, rischia di trasformare l’inizio del 2025 in un vero e proprio “castigo” fiscale, lasciando molti a fare i conti non solo con le calorie accumulate, ma soprattutto con i soldi da ridare al fisco.

Se avete la partita IVA, non abbiamo buone notizie per voi: già da gennaio dovrete fare i conti con tanti soldi da pagare. Il Governo non accetta scuse: dovete ridare indietro quei soldi, e anche in fretta. Il vostro conto corrente sta già piangendo. 

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Tasse-lagazzettadiviareggio.it (Fonte Canva)

Il Governo vuole indietro i soldi

Cosa sta per accadere? Secondo i piani in discussione, il Governo starebbe valutando lo spostamento dell’acconto dell’imposta di novembre per i lavoratori autonomi al mese di gennaio. Una modifica che, se da un lato potrebbe sembrare un sollievo temporaneo nel periodo delle feste, dall’altro si trasforma in un fardello pesante da portare all’inizio del nuovo anno. L’idea di iniziare il 2025 con una tassa da pagare non suona certo come la migliore prospettiva.

Non solo: è prevista la possibilità di rateizzare l’importo fino a maggio, ma questo significa che i primi cinque mesi dell’anno saranno segnati da un pagamento fisso, togliendo ossigeno alle finanze già messe a dura prova dal periodo natalizio. Se è vero che le tasse sono un dovere per tutti i cittadini, iniziare l’anno con un nuovo onere da affrontare non aiuta certo a migliorare l’umore di chi, dopo aver speso per le feste, sperava di tirare un sospiro di sollievo.