“Ripristinato il Reddito di Cittadinanza”: ultim’ora, festa grande in Italia | Ecco a chi spetta stavolta

Il reddito di cittadinanza torna a sorpresa d’attualità. Si parla con sempre maggiore insistenza di un suo clamoroso ripristino

A volere introdurre a tutti i costi il Reddito di Cittadinanza fu il governo giallo-verde, quello a guida Lega e Movimento 5Stelle. Era il 2019 e fu introdotto come misura di forte e concreto sostegno a favore di ampie fasce della popolazione, soprattutto i disoccupati.

Nel corso degli anni il Reddito è stato oggetto di numerose modifiche e sostituzioni nel corso degli anni.  L’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni lo ha poi definitivamente sostituito con due nuove misure: l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).

L’ADI è destinato ai nuclei familiari con persone fragili come anziani, minori, disabili o persone in condizioni di svantaggio. I requisiti per accedere all’ADI includono infatti la residenza in Italia  da almeno 5 anni, un Isee inferiore a 9360 euro e la presenza di persone fragili in famiglia.

Invece il Supporto per la Formazione Lavoro è rivolto alle persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni, considerate occupabili e che non abbiano i requisiti per accedere all’ADI. Prevede un sostegno economico di 350 euro al mese, per un massimo di 12 mesi, a fronte della partecipazione a percorsi di formazione e orientamento al lavoro.

Reddito di Cittadinanza, il ritorno è vicino: annuncio imminente?

In realtà nel nostro Paese il futuro delle politiche di sostegno al reddito in Italia è ancora incerto. Il Movimento 5 Stelle ha proposto un emendamento alla Legge di Bilancio per ripristinare il Reddito di Cittadinanza per il biennio 2025-2026.

Tuttavia la proposta dovrà essere discussa e approvata in Parlamento ma la sensazione dei parlamentari pentastellati è che l’emendamento sarà bocciato dalla maggioranza di centrodestra. La cancellazione del Reddito di Cittadinanza ha suscitato un ampio dibattito in Italia.

Reddito di Cittadinanza, esplode la polemica: fronti contrapposti

Da un lato c’è chi sostiene che le nuove misure siano più mirate ed efficaci nel contrastare la povertà. Dall’altro c’è chi critica la riduzione della platea dei beneficiari e l’importo del sostegno economico.

C’è anche chi attraverso i social ironizza su una misura introdotta dalla regione Lombardia attualmente governata dal centrodestra che ha ripristinato i vitalizi a favore dei consiglieri regionali, di fatto delle autentiche min-pensioni. “Hanno ripristinato il reddito politico di cittadinanza…“, la frase intrisa di sarcasmo di una giovane utente.