Ci stanno trapiantando organi di animali | Pazienti sconvolti, sembra assurdo ma è tutto vero: i medici lo hanno ammesso

Trapianto organi di animali - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it
Una novità a dir poco sconvolgente giunge dal mondo della medicina e della ricerca: d’ora in avanti ci verranno trapiantati organi di animali
Una notizia che apre nuove speranze nel campo dei trapianti e della medicina d’urgenza arriva direttamente dagli Stati Uniti d’America: la Food and Drug Administration ha dato il via libera ai trial clinici che prevedono l’utilizzo temporaneo di organi di animali per mantenere in vita pazienti umani affetti da grave insufficienza epatica.
Questa innovativa strategia si pone come una sorta di ponte salvavita cruciale per coloro che sono in attesa di un trapianto di fegato umano o che necessitano di tempo per recuperare la funzionalità del proprio organo.
Non è la prima volta che la ricerca scientifica e medica ha aperto a soluzioni di questo tipo, ma è solo adesso che la scienza ha dato un via libera deciso e convinto a pratiche del genere. Analizziamo nei dettagli di che si tratta.
L’approccio sperimentale prevede di connettere temporaneamente, attraverso i vasi sanguigni, il paziente in fin di vita a un fegato di maiale esterno, montato su una macchina. L’organo animale geneticamente modificato avrà il compito di filtrare il sangue del paziente, rimuovendo le tossine accumulate e svolgendo temporaneamente le funzioni vitali del fegato compromesso.
Il trapianto di organi animali sull’uomo è ormai una realtà
Questa procedura extracorporea potrebbe guadagnare tempo prezioso per i pazienti affetti da insufficienza epatica acuta su patologia cronica (ACLF), una condizione grave con un alto tasso di mortalità a breve termine. La prima fase del trial coinvolgerà un piccolo gruppo di pazienti adulti e pediatrici affetti da ACLF o encefalopatia epatica.
Per un periodo di 72 ore nell’arco di due settimane i volontari saranno collegati al fegato di maiale geneticamente modificato per essere più compatibile con l’organismo umano. Successivamente, saranno monitorati per un anno per valutare la sicurezza e l’efficacia della procedura.

La medicina fa passi da gigante, il futuro è roseo
Se i primi dati sulla sicurezza saranno incoraggianti, si prevede di estendere il trial a un numero maggiore di pazienti. L’obiettivo finale è che questo trattamento possa diventare una strategia ponte consolidata per i pazienti in condizioni critiche, offrendo loro una possibilità di sopravvivenza mentre attendono un trapianto da donatore umano o il recupero delle proprie funzioni epatiche.
Nonostante l’entusiasmo per questa promettente frontiera della medicina, rimangono diverse sfide da affrontare. La ricerca dovrà fornire risposte sulla funzionalità a lungo termine degli organi animali in prestito, sul rischio di rigetto e di trasmissione di retrovirus suini all’uomo. Inoltre, il complesso tema etico legato all’utilizzo di organi animali per salvare vite umane continuerà a essere oggetto di dibattito e riflessione.