ULTIM’ORA, addio Tari dal 1° maggio | Ma non è una bella notizia: tariffa raddoppiata e italiani sul lastrico

Addio alla tassa sui rifiuti - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it
La Tari, la tassa comunale sui rifiuti, sta per essere soppressa una volta per tutte. Il futuro dei contribuenti però non è roseo
Dopo anni di discussioni e sperimentazioni in diverse realtà locali, il mese di maggio 2025 segna un punto di svolta definitivo per la tassa sui rifiuti in Italia: la tanto famigerata e discussa Tari (Tassa sui Rifiuti) uscirà di scena una volta per tutte.
Una novità importante che in teoria dovrebbe essere accolta con unanime entusiasmo. In realtà per i contribuenti non si tratta esattamente di una bella notizia. La Tari infatti verrà molto semplicemente sostituita da un nuovo tributo.
L’imposta sui rifiuti viene accantonata per fare posto alla cosiddetta TARIP (Tariffa Corrispettiva Puntuale). Questo passaggio epocale introduce un sistema di pagamento del tutto diverso rispetto al passato.
La TARIP non è semplicemente un cambio di nome, ma un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione dei rifiuti e nella ripartizione dei costi del servizio. La TARI si basava principalmente sulla superficie dell’immobile e sul numero dei componenti del nucleo familiare per le utenze domestiche.
La Tari è il passato, ora spazio alla rivoluzione
Viceversa la TARIP introduce un sistema di misurazione puntuale dei rifiuti indifferenziati conferiti. In sostanza, più rifiuti indifferenziati si producono, più si paga. Il cuore della TARIP risiede nel principio europeo del “chi inquina paga“.
Ogni utenza sarà dotata di un sistema di tracciamento dei propri conferimenti di rifiuto indifferenziato. Questo tracciamento potrà avvenire attraverso diverse modalità. La tariffa finale che ogni utente dovrà pagare sarà quindi composta da una quota fissa, determinata in base alle caratteristiche dell’utenza e da una quota variabile.

Tarip, il futuro è adesso
L’obiettivo consiste nell’incentivare la riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e promuovere una corretta raccolta differenziata. L’introduzione della TARIP porta con sé diversi potenziali vantaggi, tra i quali una maggiore equità: chi produce meno rifiuto indifferenziato paga meno, rendendo il sistema più giusto rispetto alla TARI.
La Tarip rappresenta poi un incentivo alla raccolta differenziata spingendo i cittadini e le aziende a separare correttamente i rifiuti riciclabili per ridurre la quantità di indifferenziato e, di conseguenza, la bolletta. Infine è un sistema più trasparente: il sistema di tracciamento rende più trasparente il costo del servizio di gestione dei rifiuti. Dulcis in fundo può portare a una potenziale riduzione della quantità di rifiuti.