Codice della Strada, scatta la “LEGGE DEI GIORNI ALTERNI” | Se oggi guidi domani vai a piedi: adesso è ufficiale

Arrivano i giorni alterni sull'uso delle auto

Arrivano i giorni alterni sull'uso delle auto - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it

Dopo la disposizione sulle targhe alterne è in arrivo una normativa che prevede l’introduzione dei giorni alterni sull’uso dell’automobile

Dopo le targhe alterne, la celebre misura che i Comuni delle grandi città italiane hanno preso nel corso degli anni per limitare il traffico nei giorni festivi così da ridurre la quantità di polveri sottili presenti nell’aria, è arrivato il momento dei cosiddetti ‘giorni alterni’.

Come molti ricordano alcuni anni fa le amministrazioni comunali dei centri urbani più grandi e trafficati, da Roma a Milano passando per Napoli e Torino, introdussero il provvedimento delle targhe alterne.

Una misura necessaria a rendere più respirabile l’aria riducendo la quantità di polveri sottili nell’atmosfera. Nato come un esperimento  è diventato prassi abituale soprattutto nei fine settimana.

Solo di domenica veniva imposta la circolazione a determinate targhe di automobili e non ad altre: grazie a queste misure in effetti l’impatto sull’ambiente delle emissioni inquinanti si è parzialmente ridotto.

Arriva la ‘legge dei giorni alterni’, d’ora in poi cambia tutto

In altre parti e Paesi del mondo invece è stata varata una misura forse anche più drastica, quella dei cosiddetti ‘giorni alterni‘. Il meccanismo è semplice quanto insolito: in base all’ultima cifra della targa (da 0 a 9), un veicolo non può circolare in specifiche giornate feriali e in determinate fasce orarie.

Ad esempio le auto con targa terminante con 1 o 2 potrebbero essere bandite il lunedì, quelle con 3 o 4 il martedì, e così via, seguendo una rotazione prestabilita. Le fasce orarie di divieto sono generalmente concentrate durante le ore di punta del mattino e della sera, quando il traffico è più intenso.

Traffico a Manila
Traffico a Manila – Facebook – Lagazzettadiviareggio.it

L’Italia e l’Europa non c’entrano nulla: ecco perché

Questa regola però non proviene dall’Unione Europea ma da un Paese molto lontano, geograficamente parlando, da noi: le Filippine e ha trovato immediata applicazione nella regione metropolitana di Manila e in altre grandi città filippine e rappresenta un tentativo, seppur controverso, di affrontare un problema endemico. Il rapido aumento della motorizzazione unito a infrastrutture stradali spesso inadeguate ha portato a livelli di congestione del traffico insostenibili con ripercussioni negative sull’economia, sulla qualità dell’aria e sulla vita quotidiana dei cittadini.

Da un lato, alcuni sostengono che la misura abbia effettivamente contribuito a una temporanea riduzione del traffico nelle ore di punta. Dall’altro però molti criticano la sua parzialità e i disagi che comporta per i cittadini, costretti a pianificare attentamente i propri spostamenti e, in alcuni casi, a possedere più di un veicolo per aggirare il divieto.