Estate da incubo, INPS taglia le buste paga per tre mesi di fila | Ecco la lista degli sfortunati: prega che non tocchi anche a te

Una sede dell'INPS - Facebook - Lagazzettadiviareggio.it
Si prospetta un’estate difficile per milioni di persone. Gli anziani e i pensionati saranno maggiormente colpiti dal provvedimento dell’INPS
La scure dell’INPS si abbatte nuovamente su milioni di cittadini. Proprio alla vigilia dell’estate, periodo in genere dedicato al riposo e a qualche viaggio rilassante, le tasche di tantissimi cittadini saranno più vuote.
Le brutte notizie in arrivo riguardano una vasta platea di contribuenti, in particolare anziani e pensionati. Di certo non può far piacere veder diminuire la propria pensione per un periodo non inferiore ai tre mesi consecutivi.
Già da qualche giorno circolavano notizia in merito, ma ora ne abbiamo l’assoluta certezza: durante l’intero periodo estivo milioni di persone percepiranno una cifra inferiore alle logiche aspettative.
Tutta ‘colpa’ dell’INPS, verrebbe da dire, che si prepara ad avviare le procedure di recupero per importi erogati indebitamente relativi alle indennità una tantum varate dal governo Draghi nel corso del 2022.
INPS, arriva la mazzata: si salvi chi può
La decisione che interessa milioni di beneficiari fa seguito a verifiche incrociate sui requisiti reddituali che, in molti casi, avrebbero superato le soglie previste per l’accesso ai bonus. Le indennità in questione, introdotte per far fronte al caro vita e all’aumento dei costi energetici, erano destinate a pensionati con redditi non superiori a determinati limiti.
L’INPS, dopo aver erogato i bonus, ha avviato una fase di controllo, incrociando i dati reddituali dichiarati dai beneficiari con le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Da queste verifiche sarebbero emerse numerose situazioni in cui i requisiti non sussistevano, portando l’Istituto a dover recuperare le somme erogate.
INPS, comunicazioni imminenti: di che si tratta
Nei prossimi mesi i pensionati interessati riceveranno comunicazioni da parte dell’INPS contenenti il dettaglio degli importi da restituire e le modalità di pagamento. Il recupero delle somme indebitamente percepite potrà avvenire attraverso diverse modalità, tra cui la trattenuta direttamente sulla pensione o, in alternativa, tramite versamento con bollettino postale o modalità online. L’ammontare da restituire varierà a seconda dell’indennità percepita e della somma erogata in eccesso.
Tuttavia per molti pensionati, si tratterà di cifre significative che andranno a pesare sui bilanci familiari, già messi a dura prova dall’inflazione e dall’aumento dei costi. Le associazioni di categoria annunciano battaglia e chiedono all’INPS maggiore chiarezza sulle procedure di verifica e sulle modalità di recupero, sollecitando al contempo interventi a tutela dei pensionati più fragili. La vicenda rischia di innescare un ampio contenzioso e di alimentare un clima di sfiducia tra i pensionati e l’Istituto previdenziale.