È la verdura più contaminata d’Italia: hai sempre creduto che ti facesse bene | Toglila dal frigo se non vuoi ammalarti

Attenzione a certe verdure

Attenzione a certe verdure - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it

Le verdure non sono soltanto fonte di minerali e vitamine per il nostro organismo, ma a volte rappresentano un pericolo da non sottovalutare

Tutti i nutrizionisti del mondo o quasi invitano con una certa insistenza a fare un largo e abituale consumo di verdure di ogni tipo. Che siano crude o cotte, più se ne mangiano e meglio è per la salute del nostro organismo.

Quante volte avrete sentito elencare le qualità uniche e straordinarie di ortaggi e verdure a foglia, dai pomodori alla lattuga passando per gli immancabili spinaci, oppure la cicoria e i cavolfiori di ogni specie e colore.

Purtroppo però non tutto è oro quello che luccica: c’è infatti chi ha lanciato da tempo e continua a lanciare l’allarme in merito ai pericoli derivati da un eccessivo consumo di verdure. Pericoli da non trascurare.

Tutto nasce dal rapporto annuale frutto della collaborazione tra Legambiente e Alce Nero denominato “Stop Pesticidi nel Piatto“. Un dossier dai risvolti a dir poco agghiaccianti che sta suscitando polemiche a non finire.

Attenzione alle verdure, non si può fare finta di nulla

Il rapporto continua a gettare luce sulla presenza di residui di fitofarmaci negli alimenti che quotidianamente finiscono sulle nostre tavole. I risultati dell’ultima indagine, basata sull’analisi di migliaia di campioni, tracciano un quadro preoccupante evidenziando come l’agricoltura italiana sia ancora fortemente dipendente dall’uso di molecole chimiche di sintesi.

L’analisi di oltre 5mila campioni di alimenti, provenienti sia da agricoltura convenzionale che biologica, ha rivelato che il 41,3% di essi contiene tracce di uno o più residui di pesticidi. Sebbene la percentuale di campioni irregolari sia relativamente bassa (1,3%), il dato che allarma maggiormente è il 26,3% di campioni classificati come “multi residuo“, ovvero contenenti più di una sostanza chimica contemporaneamente.

I peperoni sono pericolosi
I peperoni sono pericolosi – Depositphotos – Lagazzettadiviareggio.it

Un dossier dai risultati drammatici

Questa condizione secondo gli esperti può generare effetti additivi e sinergici, con potenziali danni per la salute umana. La frutta è la categoria più contaminata ma anche la verdura non è esente da questo punto di vista. Il rapporto evidenzia come la frutta sia la categoria alimentare che detiene il primato della contaminazione con un impressionante 74,1% dei campioni che presenta uno o più residui di pesticidi.

Questo dato solleva serie preoccupazioni, considerando il consumo quotidiano di frutta, soprattutto da parte dei bambini. Anche la verdura è significativamente interessata con il 34,4% dei campioni che contiene residui. Tra le verdure i peperoni spiccano in negativo, mostrando un’elevata percentuale di contaminazione (59,5%). Seguono cereali integrali (57,1%) e vino (46,2%). Un caso emblematico è quello di un campione di peperoncini che ha rivelato la presenza di ben 18 residui chimici differenti, e due campioni di pesche con rispettivamente 13 e 8 residui.