In questa città non si paga più l’IVA | Si trova in Italia ma lo sanno in pochissimi: qualsiasi prodotto è a prezzo stracciato

In una città italiana non si paga l'IVA . Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it
Sembra incredibile ma è tutto vero: esiste una cittadine del nostro Paese in cui non si paga l’IVA. Si acquista tutto a prezzi ridicoli
Non pagare le tasse è il sogno di tutti i cittadini italiani e non. Ebbene, non tutti sanno che esiste un piccolo comune del Nord Italia in cui non si versa un solo euro di IVA. Una realtà per certi versi assurda, ma è tutto tremendamente vero.
Ricordiamo a beneficio di chi non lo sapesse che l’IVA è l’acronimo di Imposta sul Valore Aggiunto: si tratta di un’imposta indiretta, diversa dunque da quelle dirette come l’IRPEF, che grava sul consumo di beni e servizi.
Allo stato attuale l’IVA rappresenta una delle principali fonti di entrate per le esangui casse dello Stato. Va inoltre sottolineato come questa si applichi in ogni fase della catena di produzione e distribuzione, dal produttore al consumatore finale.
L’obbligo di versare un’imposta del genere riguarda dunque milioni di persone e di categorie di lavoratori, in particolari i liberi professionisti che appartengono allo sterminato popolo delle cosiddette ‘partita IVA‘.
L’IVA non si paga, è tutto vero
Eppure esistono vere e proprie oasi privilegiate, luoghi quasi dimenticati in cui è possibile acquistare prodotti di ogni tipo sui quali non si deve versare un solo euro di IVA. In questo caso parliamo di un piccolo comune della Lombardia con vista sulla Svizzera.
Un centro abitato che balzò agli onori della cronaca all’inizio degli anni ottanta grazie ad un suo cittadino, Gino Tessari, che divenne campione multimilionario di un celebre game show condotto dal grande Mike Buongiorno.
Se non vuoi pagare l’IVA vai subito in questo paese
Stiamo parlando di Livigno, la perla delle Alpi Lombardia al confine con la Svizzera, famosa per le sue piste da sci e i paesaggi mozzafiato, ma anche per un privilegio unico in Italia. A Livigno infatti non si paga l’IVA. Questa condizione di “zona franca”, che si traduce in prezzi notevolmente inferiori su molti prodotti, dal carburante all’elettronica, dall’abbigliamento ai profumi, affonda le sue radici in una storia secolare e si mantiene tutt’oggi per ragioni economiche e geografiche ben precise.
Le prime concessioni furono ottenute già nel XVI secolo, con la volontà di compensare gli abitanti per le severe condizioni di vita e per incentivare il popolamento di una zona strategica al confine tra diverse potenze europee. Lo status fu poi riconosciuto e confermato nel corso dei secoli, anche con la nascita dello Stato italiano. L’articolo 7 del Trattato di Osimo del 1975, tra l’Italia e la Jugoslavia, ribadì l’esenzione dalle tasse doganali. Successivamente, anche l’adesione dell’Italia all’Unione Europea non ha modificato questo status speciale.