Raccomandate, stanno spedendo questo atto giudiziario: “Pignoramento istantaneo” | Te li tolgono direttamente dal conto

Raccomandata, con questa ti prelevano subito i soldi dal conto - lagazzettadiviareggio.it (Foto depositphotos)
Chiunque abbia contratto un debito con un ente pubblico o privato, può ricevere questa raccomandata di pignoramento: ora è tutto immediato.
Il termine pignoramento fa riferimento a un atto legale che l’ufficiale giudiziario effettua per vincolare i beni del debitore e garantire il pagamento di un debito non adempiuto.
Chiunque abbia contratto un passivo, sia con un ente pubblico che con uno privato, è chiamato a restituire nel minor tempo possibile la somma di denaro: chi non lo fa, viene perseguito dalla legge.
Attraverso il pignoramento, dunque, si recuperano i crediti dovuti e le modalità di esecuzione possono essere differenti: si può agire trattenendo beni mobili, immobili, crediti o altre proprietà appartenenti al debitore.
L’arrivo della raccomandata con notifica di pignoramento segna l’inizio della procedura prevista dalla legge italiana e il primo ad essere colpito può essere proprio lo stipendio. Dal 2025 le regole diventano molto più rigide.
Pignoramento: come si procede
Il pignoramento consente al creditore di recuperare le somme di denaro che il debitore non è stato in grado di saldare. Il credito può essere recuperato attraverso l’espropriazione forzata di beni mobili, immobili, ma anche del conto corrente: in quest’ultimo caso il recupero del denaro diviene più lento poiché la legge prevede un limite preciso.
La notifica dell’avvio dell’atto giudiziario può avvenire in due modi differenti: o con l’ufficiale giudiziario, che lo consegna direttamente al debitore e ai terzi pignorati, o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, in particolare per il pignoramento presso terzi. In entrambi i casi, l’atto di pignoramento deve essere considerato già in corso e da gennaio 2025 sono cambiate numerose regole in merito alla procedura, che è diventata più snella e veloce.
Pignoramento: ti prendono i soldi dal conto
Il pignoramento dello stipendio è una delle pratiche più temute e veloci. Esso consente all’ente creditore di recuperare le somme di denaro prelevandole direttamente dal conto del debitore che, tuttavia, viene tutelato dalla legge: l’articolo 545 del Codice di Procedura Civile prevede che le trattenute dallo stipendio non superino un certo limite, così da consentire a chi ha contratto il debito di provvedere al proprio sostentamento.
Più nel dettaglio, il pignoramento massimo consentito è di un quinto dello stipendio netto, ma se il creditore è rappresentato dall’Agenzia delle Entrate, i limiti sono differenti: se l’importo è inferiore a 2500 euro si può prelevare un decimo dello stipendio, nel caso di debiti tra i 2500 e i 5000 euro il pignoramento è su un settimo della retribuzione. Chi, invece, ha contratto un debito superiore a 5mila euro, vedrà trattenere un quinto della busta paga. Anche il TFR può essere soggetto a pignoramento e sempre nei limiti di un quinto.