Addio Assegno di inclusione, da questo mese si chiude un’era | “La pacchia è finita”: chi vuole mangiare dovrà lavorare

Assegno d'inclusione

Stop all'assegno d inclusione - Pexels - Lagazzettadiviareggio.it

L’Assegno di inclusione sembra già un lontano ricordo. Il provvedimento del Governo stravolge tutte le regole finora in vigore

L’Assegno di inclusione sta per essere accantonato. È scattato subito e all’improvviso l’allarme per milioni di persone che senza questo prezioso sostegno pubblico farebbero molta fatica ad andare avanti.

Per coloro che ancora non lo sanno ricordiamo che l’Assegno di inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale introdotta in Italia a partire dall’1 gennaio del 2024.

Si tratta di una misura introdotta dall’attuale Governo presieduto da Giorgia Meloni ed è destinata a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, richiedendo il possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e situazione reddituale.

È opportuno ricordare infine come questa misura abbia sostituito il Reddito e la Pensione di Cittadinanza, misura introdotta dall’esecutivo formato da Lega e Movimento 5 Stelle per le famiglie in condizioni di vulnerabilità.

Assegno di inclusione, addio per sempre per milioni di persone?

Corrisponde dunque al vero quanto accennato in precedenza, vale a dire il definitivo accantonamento di questa preziosa misura di sostegno? La realtà, per fortuna, è diversa da quanto molti hanno immaginato in queste ore.

Per un numero significativo di famiglie italiane beneficiarie dell’Assegno di Inclusione il mese di giugno segna una data spartiacque. Si avvicina infatti la scadenza del primo ciclo di pagamenti, un momento che richiede attenzione da parte degli interessati, poiché, contrariamente a quanto si possa sperare, non ci saranno rinnovi automatici della misura.

L'inclusione si ferma a giugno
L’inclusione si ferma a giugno – Youtube – Lagazzettadiviareggio.it

Assegno di inclusione, si riparte da zero: i dettagli

L’Assegno di Inclusione introdotto dal gennaio 2024, è stato concepito con una durata iniziale precisa. Il beneficio viene erogato per un periodo massimo di 18 mesi e per le famiglie che hanno iniziato a percepirlo già a partire dal primo mese di attivazione della misura (gennaio 2024), il termine di questi 18 mesi si colloca appunto a giugno 2025. La cessazione del pagamento dopo il diciottesimo mese non implica però la fine definitiva del sostegno ma la continuità dell’aiuto economico è subordinata a una procedura ben definita e non automatica.

Dopo i primi 18 mesi è prevista infatti una sospensione obbligatoria di un mese (per i beneficiari di giugno 2025, si tratterà del mese di luglio). Successivamente a questa pausa, per poter continuare a percepire l’Assegno per un ulteriore periodo sarà indispensabile presentare una nuova domanda. La scadenza di giugno 2025 interessa una vasta platea di beneficiari. È pertanto essenziale che le famiglie coinvolte si attivino per tempo, informandosi presso i canali ufficiali dell’INPS o rivolgendosi a CAF e Patronati.