Referendum, il Quorum è stato abolito | La regola del 50% + 1 appartiene al passato: se non voti è peggio per te

Addio al quorum sul referendum - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it
L’ultimo referendum su cui non si è raggiunto il quorum ha scatenato aspre polemiche. In molti chiedono la cancellazione del quorum stesso
Le polemiche sono nate contestualmente all’introduzione nel nostro sistema elettorale del referendum. Il primo e senza dubbio più importante quesito referendario a cui i cittadini furono chiamati a rispondere fu quello del 2 giugno del 1946.
Gli italiani dovettero scegliere la forma di Governo di cui il Paese, tornato alla democrazia dopo i vent’anni di regime fascista e i cinque della seconda guerra mondiale, avrebbe dovuto dotarsi. Come tutti sanno la Repubblica fu preferita alla monarchia.
Da allora i più importanti quesiti referendari su cui i cittadini si sono espressi hanno riguardato temi legati ai cosiddetti diritti civili, aborto e divorzio in primis, e ad altre materie considerate di particolare interesse nazionale.
Negli ultimi anni però si è assistito a un vero e proprio abuso dell’istituto del referendum, tanto che in parecchie occasioni non si è raggiunto il fatidico ‘quorum’, vale a dire il 50% dei votanti più uno.
Referendum, addio al quorum: è ufficiale
Il referendum per essere considerato valido, almeno in Italia, dev’essere votato dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto. C’è a tal proposito un dibattito aperto relativo proprio all’abolizione del quorum, considerato da molti un meccanismo anti democratico,
All’estero in alcuni paesi questa ipotesi è già una consolidata realtà. Prendiamo ad esempio il Belgio dove questa regola non esiste e dunque il risultato di un referendum sarà valido indipendentemente dal numero di votanti. Ciò significa che il senso stesso del referendum dalle parti di Bruxelles viene completamente rovesciato e stravolto.
Referendum, altro che quorum: in questo Paese funziona così
La rimozione del quorum cambia i parametri della partecipazione democratica e dell’efficacia degli strumenti di democrazia diretta. L’argomentazione principale a favore di questa mossa è che il quorum può essere facilmente manipolato, trasformando l’astensionismo in uno strumento politico di boicottaggio anziché riflettere una reale indifferenza o disinteresse dei cittadini.
Una bassa affluenza alle urne in occasione di un referendum può comunque sollevare questioni di rappresentatività politica, ma il risultato del voto sarà legalmente vincolante. Il Belgio, in questo modo, si allinea ad altri Paesi europei (come ad esempio la Francia o la Germania a livello federale) che non prevedono il quorum per la validità dei referendum nazionali, puntando a una democrazia più diretta e meno suscettibile a tattiche di non voto.