Grazie Giorgia Meloni, approvato il “BONUS TUTTI AL LAVORO” | 10mila euro per ogni dipendente: l’Isee non conta nulla
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni - Ansa - Lagazzettadiviareggio.it
Incredibile novità per gli italiani: è stato approvato il ‘Bonus tutti al lavoro’. Potrebbero spettarti 10mila euro senza saperlo!
In un periodo di forte crisi economica e sempre più persone disoccupate, è in arrivo il cosiddetto ‘Bonus tutti al lavoro‘. La svolta del Governo Meloni ha entusiasmato milioni d’italiani e in queste ore non si sta parlando praticamente d’altro.
Ma di cosa si tratta? E perché si starebbe parlando di 10mila euro per ogni dipendente? Te lo spieghiamo noi nel seguente articolo.
Purtroppo si sa, oggigiorno non è poi così semplice essere assunti in un’azienda e il più delle volte vengono offerti dei contratti di lavoro disumani. Quello che però non tutti sanno, è che è stato approvato grazie a Giorgia Meloni un bonus decisamente interessante e il quale permetterà all’Italia di aver un numero sempre più inferiore di disoccupazione.
Se dunque anche tu sei a capo di un’azienda, sappi che dal 1° luglio 2025 è arrivata una misura che potrà cambiare tutto quanto. Ma ecco di cosa si tratta.
Il nuovo ‘Bonus tutti al lavoro’ del Governo Meloni
Ebbene sì, dal primo di questo mese è possibile parlare di un nuovo incentivo pensato per rivoluzionare il mondo dell’impresa e della ricerca. Come riportato da Money.it, da adesso gli imprenditori potranno ricevere ben 10mila euro per ogni nuova assunzione e la cosa incredibile? Questa volta l’ISEE non conta nulla. Questa misura divenuta virale nelle ultime ora, ne rimpiazza una che abbiamo già visto in passato: un esonero contributivo di soli 3.750 euro annui, con fin troppe limitazioni.
Il nuovo bonus, al contrario di quello che abbiamo già adocchiato, è decisamente più interessante e in grado di dare realmente una svolta alla nostra nazione.
Tutto quello che devi sapere su questo incentivo
Questa interessante agevolazione, consisterà in ben 10mila a fondo perduto per ogni ricercatore assunto a tempo indeterminato. Tale contributo verrà inoltre erogato come credito d’imposta e sarà completamente esente da tassazione. Inoltre, la misura è stata introdotta grazie al Decreto 45 del 2025 e sarà valida fino al 31 dicembre del 2026. Per potervi accedere dunque, l’azienda dovrà assumere un ricercatore con dottorato di ricerca o esperienza comprovata nelle università italiane. Tale rimborso potrà poi essere utilizzato in compensazioni tramite il modello F24.
Insomma, una svolta veramente epocale che dovrà essere sfruttata al volo, soprattutto dalle aziende che puntano su innovazione, ricerca e sviluppo. Questa volta Giorgia Meloni ha proprio fatto centro!