VIETATO LAVORARE – Caldo da bollino rosso, questi mestieri sono stati proibiti: la legge è già ufficiale in Italia | Ecco fino a quando durerà

Un operaio sotto il sole

Un operaio lavora sotto il sole - Wikicommons - Lagazzettadiviareggio.it

Con l’arrivo dell’estate e di temperature insostenibili Governo e Regioni hanno vietato di compiere certi lavori nelle ore più calde

L’estate più bollente e insostenibile degli ultimi anni sta creando problemi in ogni ambito della vita sociale. In particolare nel mondo del lavoro, chi è obbligato a svolgere attività intense e all’aria aperta con temperature molto vicine ai 40 gradi rischia di incappare in gravi problemi di salute.

Per tale ragione sia il Governo centrale che le singole Regioni hanno deciso di assumere provvedimenti concreti e immediati con l’obiettivo di tutelare il più possibile la salute di tutti i lavoratori.

Lo stop al lavoro all’aperto nelle ore più calde della giornata è una misura di prevenzione necessaria, valida nei giorni con un livello di rischio stress termico “alto” e che prevede severe sanzioni per chi non dovesse rispettare i termini delle misure prese in stato di emergenza.

Negli ultimi giorni anche la Regione Toscana si è allineata alle raccomandazioni di esperti e organismi sanitari, che da tempo sottolineano i pericoli legati all’esposizione prolungata a temperature estreme.

Il caldo fa brutti scherzi, lavorare è impossibile

Lo stress termico infatti può portare a colpi di calore, disidratazione, spossatezza e aggravare patologie preesistenti con rischi seri per la salute dei lavoratori. Il provvedimento stabilisce un divieto di effettuare lavori all’aperto tra le 12:30 e le 16:00 nei giorni in cui il bollettino meteo regionale classifica il livello di rischio stress termico come “alto”.

Questa fascia oraria è stata individuata come quella di massima esposizione ai raggi solari e alle temperature più elevate, rendendo l’attività fisica particolarmente gravosa e pericolosa. La norma si applica a tutto il territorio regionale toscano, garantendo una tutela omogenea per i lavoratori che operano in settori come l’edilizia, l’agricoltura, la manutenzione stradale e altri comparti che prevedono attività all’aperto.

La Regione Toscana ha approvato le misure anti-caldo
La Regione Toscana ha approvato le misure anti-caldo – Wikicommons – Lagazzettadiviareggio.it

Il monitoraggio è continuo, guai a sottovalutare i rischi

Per garantire l’effettiva applicazione della norma la Regione Toscana ha previsto sanzioni per le aziende che non rispetteranno le direttive. I controlli saranno effettuati dagli organi preposti alla vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro come l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) e l’Ispettorato del Lavoro.

Questo provvedimento rappresenta un passo significativo nella tutela della salute dei lavoratori e un esempio di come le amministrazioni regionali possano intervenire concretamente per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. La prevenzione è la chiave per evitare tragedie e garantire condizioni di lavoro dignitose anche durante i mesi più caldi dell’anno.