Ultim’ora, nota azienda con sede in Italia apre le porte all’Africa | Ecco l’annuncio dell’Amministratore Delegato

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Azienda di auto (Canva) Lagazzettadiviareggio.it

Notizie importanti per i dipendenti di alcune note fabbriche in Italia. Scopriamo insieme cosa è successo nel dettaglio

Purtroppo, in queste ore l’ennesima brutta notizia è finita su tutte le prime pagine: diverse fabbriche di auto hanno deciso di chiudere i battenti e trasferirsi in Africa. Decine e decine di famiglie si sono ritrovate questa realtà spiattellata in faccia e, inutile dirlo, la cosa ha destato non poco scandalo tra i cittadini della nostra nazione.

Si sarebbe trattato dell’ennesimo colpo al cuore dell’industria italiana e sui social non si sta parlando d’altro. Ma ecco cosa è accaduto.

Un’importante realtà manifatturiera ha deciso di aprire una nuova sede, stavolta in Africa, per la precisione in Tunisia. Per tale società si tratta della terza apertura all’estero, dopo quelle avvenute in Croazia e in Ungheria. Stando a quanto riportato da Ansa, il sito dovrebbe essere operativo a partire dall’inizio del 2027.

Ma chi è la protagonista di questa scelta? E perché hanno deciso di aprire un nuovo stabilimento all’estero? Adesso andiamo a scoprirlo insieme.

Cosa è accaduto alla nota azienda

Ebbene sì, a prendere questa decisione è stata proprio la Novation Tech, azienda leader nel settore della lavorazione del carbonio e dei materiali compositi, con sede nella provincia di Treviso. Come riportato da ANSA, il gruppo ha da poco annunciato l’apertura di un nuovo stabilimento produttivo in Tunisia, precisamente a Monastir. Il motivo? Le linee di produzione avrebbero un costo più trattenuto e saranno interamente dedicate al settore automobilistico.

Per i lavoratori italiani si tratta di una splendida notizia visto che verrà incrementata la produzione interna. Lo stabilimento produrrà infatti dei semilavorati che andranno poi completati proprio sul suolo nostrano.

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Le parole di Luca Businaro della Novation Tech

Il nuovo impianto tunisino si estenderà per 4.400 metri quadrati e ha richiesto un investimento iniziale di 5 milioni di euro. I macchinari entreranno in funzione già a novembre del 2025, ma l’azienda sarà operativa al 100% entro il 2027. A dare un attimo più di chiarezza, è stato proprio l’amministratore delegato Luca Businaro: “Abbiamo scelto Monastir perché qui c’è una lunga tradizione tessile, che rappresenta un’abilità preziosa per la lavorazione del carbonio e ci consente di replicare quanto già fatto a Montebelluna”. Con queste parole l’AD di Novation Tech ha quindi spiegato il motivo per cui è stata scelta tale destinazione per la costruzione del suddetto impianto.

Insomma, la nota azienda di cui abbiamo parlato fin qui dimostra di essere in continua crescita, come fatto negli ultimi 10 anni. Il recente annuncio non fa altro che confermare tale ascesa all’interno di questa particolare nicchia del mercato.