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Rischio incendi: Toscana, prorogato al 21 settembre il divieto di abbruciamento

A causa del protrarsi di un’estate che non sembra voler finire mai la Regione Toscana ha diramato la proroga del divieto di abbruciamento

L’estate non accenna a cedere il passo ad un autunno che per ora resta soltanto sullo sfondo. Le temperature sono ancora quelle di un mese e mezzo fa, vale a dire quelle bollenti di fine giugno e della prima metà di luglio.

Una delle conseguenze di questa estate interminabile è l’aumento esponenziale del rischio incendi che rimane alto in tutta la Toscana anche nei primi giorni di settembre. Uno scenario del tutto imprevisto.

Per questo motivo la Regione ha deciso di prorogare il divieto di abbruciamento dei residui vegetali fino al 21 settembre. La decisione, comunicata con una nota ufficiale, sposta in avanti il termine precedentemente fissato per il 31 agosto.

Si tratta di una misura necessaria per tutelare il territorio in un periodo di prolungata siccità. Il divieto si applica su tutto il territorio regionale e riguarda la combustione in loco di scarti di potatura, residui vegetali e altri materiali di origine agricola e forestale.

Uno scenario rischioso che comporta il rispetto di alcune norme

L’obiettivo è quello di prevenire la nascita di incendi boschivi che in condizioni di secchezza del terreno e di vegetazione potrebbero propagarsi rapidamente, causando danni ingenti all’ambiente e mettendo a rischio anche le persone.

La scelta di prolungare il divieto è motivata dal monitoraggio costante della situazione meteo e del livello di umidità del suolo. Nonostante le piogge sporadiche le temperature rimangono elevate e il terreno è ancora molto secco, creando un ambiente favorevole allo sviluppo di incendi. La prudenza in questi casi è la prima regola.

La Toscana vuole prevenire gli incendi – Wikicommons – Lagazzettadiviareggio.it

Le norme da rispettare sono chiare e precise

È dunque fatto divieto assoluto di abbruciamento: non si possono accendere fuochi per bruciare residui vegetali o altri materiali di scarto agricolo e forestale. È fondamentale evitare qualsiasi comportamento che possa innescare un incendio, come l’abbandono di mozziconi di sigaretta accesi, l’uso di attrezzi che possono produrre scintille e la creazione di falò in aree boschive o agricole.

Le violazioni di queste norme comportano sanzioni amministrative e penali. L’appello delle autorità regionali è alla massima collaborazione da parte di tutti i cittadini, agricoltori e turisti, per garantire la sicurezza del territorio. Il servizio antincendio boschivo gestito dalla Regione rimane in stato di allerta e pronto ad intervenire in caso di necessità. La lotta agli incendi è una battaglia che si vince con la prevenzione e la responsabilità di tutti.

Vincenzo Maccarrone

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