Cresce lentamente il turismo in Toscana - Wikicommons - Lagazzettadiviareggio.it
Arrivano i primi dati ufficiali sul flusso turistico in Toscana nel corso dell’estate appena trascorsa. Le cifre non sono incoraggianti
L’estate turistica in Toscana si è conclusa con un dato inaspettato e tutt’altro che entusiasmante, vale a dire un leggero rallentamento della crescita pari allo 0,4% rispetto all’anno precedente.
Se da un lato il flusso turistico complessivo ha tenuto, mantenendosi quasi stabile, dall’altro l’analisi dei dati rivela un trend preoccupante: la domanda italiana è ancora in calo, un dato che ha accomunato tutti i settori, dagli stabilimenti balneari alla ristorazione fino alle strutture ricettive.
I dati forniti dall’Osservatorio Regionale del Turismo mostrano un quadro a due facce. Il segmento del turismo internazionale continua a performare bene, con una crescita costante che compensa in parte il calo della domanda interna.
Città d’arte come Firenze, Siena e Pisa continuano ad attrarre visitatori da tutto il mondo, con un aumento delle presenze da Stati Uniti, Germania e Regno Unito. I turisti stranieri in particolare, sembrano apprezzare l’offerta culturale e enogastronomica della regione, e la loro spesa media è superiore a quella degli italiani.
A preoccupare gli operatori del settore è il comportamento dei turisti italiani. Oltre a un calo generale delle presenze si registra una riduzione ulteriore della durata dei soggiorni. Gli italiani, a causa dell’inflazione e dell’aumento dei costi, tendono a preferire vacanze più brevi, spezzate in più weekend o in brevi periodi, anziché un lungo soggiorno.
Questo trend che si era già manifestato negli anni scorsi si è consolidato nel 2025, creando non poche difficoltà per gli albergatori e per i gestori delle strutture ricettive. La situazione è particolarmente evidente nelle località balneari e nelle aree rurali, dove il turismo di prossimità, un tempo un punto di forza, sta perdendo terreno.
Le famiglie italiane che prima optavano per una settimana al mare o in agriturismo, ora scelgono soluzioni più economiche o rinunciano del tutto alle vacanze. Gli operatori del settore di fronte a questo scenario, stanno cercando di adattare le loro strategie. L’obiettivo è quello di intercettare una clientela sempre più attenta ai costi, con offerte mirate e pacchetti flessibili.
È chiaro però che la sfida più grande sarà quella di riconquistare la fiducia dei turisti italiani, che rappresentano una fetta importante del mercato turistico regionale. Il calo del turismo italiano anche in una Regione come la Toscana è un segnale preoccupante. Vedremo se Governo e associazioni di categoria riusciranno a trovare delle contromisure al riguardo.
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