Toscana, un’occupazione in crescita ma con un calo demografico drammatico

Riflessioni sul lavoro in Toscana

I dati sull'occupazione in Toscana fanno riflettere - Wikicommons - Lagazzettadiviareggio.it

Dai dati ufficiali legati a sviluppo demografico e occupazionale in Toscana emerge un quadro d’assieme piuttosto complesso. Ecco i dettagli

La Toscana si trova ad un bivio demografico e occupazionale. Il rapporto sociale 2024 dell’INPS Toscana, presentato a Firenze qualche giorno fa, dipinge una fotografia complessa e ricca di contraddizioni.

Da un lato la regione assiste a un preoccupante calo della popolazione residente, con un saldo demografico negativo di -8.324 persone. Dall’altro i dati indicano un tasso di occupazione in crescita, che passa dal 69,3% del 2023 al 70,9% del 2024.

Un’apparente contraddizione che nasconde una realtà molto più sfaccettata e complessa, caratterizzata da un aumento della precarietà lavorativa. Il saldo demografico negativo con la perdita di oltre ottomila residenti, rappresenta un segnale d’allarme che non può essere ignorato.

Questo trend se non invertito avrà conseguenze a lungo termine sulla sostenibilità del sistema sociale ed economico della regione Toscana, con una popolazione sempre più anziana e una base di lavoratori sempre più ridotta.

Il paradosso dell’occupazione

Il dato sull’occupazione pur essendo in crescita rivela una debolezza strutturale. Il rapporto sottolinea che l’aumento del tasso di occupazione è spinto in gran parte dall’incremento del lavoro precario. Contratti a tempo determinato, collaborazioni occasionali e impieghi stagionali sono i principali motori di questa crescita. La maggiore flessibilità richiesta dal mercato del lavoro pur generando nuovi posti, non si traduce in un aumento della stabilità e della sicurezza per i lavoratori.

La fotografia scattata dall’INPS evidenzia una transizione da un mercato del lavoro basato su contratti a tempo indeterminato verso un modello più fluido e, per molti versi, più fragile. Se da un lato questo permette a un maggior numero di persone di entrare nel mondo del lavoro, dall’altro le espone a una maggiore insicurezza economica e a minori tutele.

Il rapporto dell'INPS è contraddittorio
Il rapporto dell’INPS è contraddittorio – Wikicommons – Lagazzettadiviareggio.it

Le implicazioni future

La combinazione di un calo demografico e un aumento del lavoro precario pone una serie di domande cruciali sul futuro della Toscana. Come si sosterrà un sistema pensionistico con una popolazione attiva in diminuzione e con un’occupazione sempre più frammentata? E come si garantirà la qualità della vita in una regione che pur essendo economicamente dinamica, rischia di perdere la sua coesione sociale?

Il rapporto dell’INPS non è solo un elenco di numeri, ma un invito a riflettere e ad agire. Le politiche regionali dovranno affrontare queste sfide in modo coordinato, cercando di invertire il trend demografico e di promuovere un’occupazione di qualità, che offra sicurezza e stabilità ai lavoratori.