Scatta l'allarme Chikungunya in Toscana - Wikicommons - Lagazzettadiviareggio.it
Scatta l’allarme in Toscana per la micidiale malattia virale trasmessa dalla zanzara tigre. Un nuovo focolaio è stato scoperto a Massa Carrara
Scatta l’allarme rosso in Toscana: è stato infatti identificato qualche giorno fa un nuovo focolaio di febbre Chikungunya, per la precisione nel comune di Montignoso in provincia di Massa Carrara.
La malattia virale trasmessa dalla temuta zanzara tigre (Aedes albopictus) ha fatto scattare immediatamente il protocollo sanitario di emergenza nell’area compresa tra la costa versiliese e le Alpi Apuane.
In seguito alla notifica del caso l’amministrazione comunale ha reagito tempestivamente. Nella giornata di martedì 7 ottobre è stata emessa un’ordinanza sindacale che ha disposto l’avvio di una disinfestazione straordinaria e mirata a partire dalle ore 18:00 nella zona interessata, localizzata in prossimità del Villaggio Maestri.
La febbre Chikungunya è un’arbovirosi, vale a dire una malattia virale trasmessa da artropodi che negli ultimi anni ha mostrato una capacità crescente di attecchire anche in aree temperate come l’Italia.
Il nome della malattia significa “febbre che si contorce”, a causa dei sintomi più caratteristici, febbre alta e intensi dolori articolari e muscolari. Sebbene la maggior parte dei casi si risolva spontaneamente, la malattia può talvolta portare a complicanze più serie. La zanzara tigre vettore del virus, trova un ambiente particolarmente favorevole in contesti abitativi dove la presenza di aree verdi e i ristagni d’acqua facilitano la sua riproduzione.
Per questo motivo l’intervento di disinfestazione a Montignoso è stato progettato come una strategia integrata. L’intervento è scattato nel tardo pomeriggio e ha utilizzato una combinazione di prodotti: larvicidi per colpire le zanzare nelle pozze d’acqua stagnante e insetticidi/adulticidi per abbattere la popolazione di zanzare adulte.
L’ordinanza comunale ha un impatto diretto anche sui residenti dell’area interessata. È fondamentale la *collaborazione dei cittadini* per il successo della profilassi. Le norme di comportamento richieste includono l’eliminazione dei ristagni d’acqua, dunque svuotare o eliminare contenitori che possano raccogliere acqua piovana (sottovasi, pneumatici, secchi, barattoli).
La protezione domestica: durante l’intervento è infatti stato richiesto di tenere porte e finestre chiuse, sospendere l’uso di condizionatori e di tenere al chiuso animali domestici e vestiario. Infine alcune misure preventive individuali come l’utilizzo di zanzariere, indumenti protettivi e repellenti, specialmente durante le ore di maggiore attività della zanzara tigre. La tempestività della disinfestazione è cruciale per contenere il focolaio e prevenire ulteriori trasmissioni sul territorio.
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