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All’asta un tesoro rinascimentale: opera attribuita alla bottega di Sandro Botticelli

Un’opera attribuita dagli esperti alla bottega di Sandro Botticelli sarà messa all’asta alla fine di questo mese. Firenze è in fibrillazione

Un evento di grande risonanza per il mondo dell’arte si terrà a Firenze il prossimo 29 ottobre, quando la casa d’aste Pandolfini metterà all’incanto un’opera di eccezionale interesse: la “Deposizione di Cristo nel Sepolcro con santi e sante“.

L’opera, una raffinata e seducente tempera e olio su tavola, è stata attribuita alla fervida bottega di Sandro Botticelli e si presenta con una stima iniziale compresa tra i 100.000 e i 150.000 euro.

L’asta intitolata Dipinti Antichi, si svolgerà nella storica cornice di Palazzo Ramirez Montalvo e richiamerà l’attenzione di un elevato numero di appassionati di storia dell’arte, di collezionisti e istituzioni museali internazionali.

La tavola misura 65 x 40,5 cm e raffigura il Cristo deposto nel sepolcro, circondato da figure sacre tra cui la Vergine Maria e la Maddalena, oltre a diversi santi e sante. L’opera era rimasta a lungo quasi inedita, conservata per oltre mezzo secolo in una collezione privata milanese, dopo essere passata tra le mani del celebre collezionista Vittorio Cini.

È un unicum del Rinascimento

La sua riscoperta e l’attribuzione all’atelier di Botticelli sono state celebrate dagli esperti come un unicum nel panorama internazionale. La composizione non è una copia di opere note ma una vera e propria invenzione concepita e realizzata all’interno della bottega negli anni Novanta del Quattrocento.

Ciò che ha convinto gli esperti tra cui lo storico dell’arte Marco Riccomini e il curatore del Metropolitan Museum di New York Christopher Daly, è non solo la straordinaria qualità esecutiva tipica dei migliori allievi del maestro fiorentino, ma anche il soggetto.

Casa d’aste Pandolfini a Firenze – Wikicommons – Lagazzettadiviareggio.it

L’Influenza di Savonarola e la pittura mistica

La “Deposizione” riflette chiaramente l’influenza del clima religioso austero e mistico instaurato a Firenze dalle predicazioni di Girolamo Savonarola, che caratterizzò gli ultimi anni di attività di Botticelli stesso e della sua cerchia. La rappresentazione della Madonna con le braccia levate al cielo e la presenza di numerosi santi, in particolare tre francescani (San Francesco, Sant’Antonio da Padova), suggeriscono inoltre una specifica committenza legata a quell’Ordine.

Un dettaglio affascinante è la figura all’estrema destra identificata probabilmente con Santa Monica, l’unica che volge lo sguardo direttamente verso lo spettatore, un elemento che potrebbe celare il ritratto della committente stessa. L’asta del 29 ottobre non sarà solo un momento commerciale, ma un’occasione per riportare alla luce un tassello importante e finora poco conosciuto del Rinascimento fiorentino.

Vincenzo Maccarrone

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