RetiAmbienti contro i PFAS: nuovo impianto di riciclo dei prodotti assorbenti previsto a Salanetti
Uno studio fornisce risultati incoraggianti - Flickr - Lagazzettadiviareggio.it
Il gestore toscano mette nel mirino i PFAS: “Riciclare i prodotti assorbenti e abbattere le sostanze dannose è possibile”.
Potrebbe esserci una soluzione operativa efficace per quanto riguarda il riciclo dei prodotti assorbenti e allo stesso tempo l’abbattimento delle sostanze chimiche.
Ad affermarlo è Daniele Fortini, il presidente di RetiAmbiente, intervenuto alla conferenza dei servizi.
La tecnologia può infatti dare una grossa mano in questo senso, ma è necessario approfondire e continuare a sperimentare.
I risultati dello studio
A far ben sperare i precursori di una produzione intelligente ed efficace, ma allo stesso tempo sostenibile e sempre meno impattante è un’interessante ricerca scientifica realizzata dall’Università di Salerno, messa a disposizione di RetiAmbiente da parte di i-Foria. Ciò che è emerso dallo studio è il fatto che è possibile evitare la dispersione delle molecole di PFAS, composti chimici artificiali, nell’ambiente.
È stata la stessa azienda produttrice della tecnologia dell’impianto di riciclo dei prodotti assorbenti a Salanetti a commissionare la ricerca, in vista della realizzazione di un nuovo impianto. Al centro della conferenza ci sono state le varie competenze scientifiche che devono essere messe a disposizione per migliorare il processo di riciclo in un’ottica di economia circolare e sostenibile.
“C’è un grande potenziale”
I ricercatori hanno messo in luce il fatto che nel processo relativo al trattamento che avviene nell’impianto per la sterilizzazione e sanificazione potrebbe esserci la possibilità concreta di abbattere eventuali tracce di Pfas, che potrebbero ad esempio annidarsi nei pannolini. C’è la possibilità, in presenza di specifiche condizioni operative, che le molecole chimiche vengano degradate: una buona notizia non solo per l’ambiente ma anche per quelli che saranno poi i futuri utilizzatori dei prodotti.
Ad ogni modo, ha concluso Fortini, è importante evitare di demonizzare troppo i Pfas, i quali “rappresentano una frontiera dell’innovazione nel campo delle tecnologie europee, pur essendo importante preoccuparsi degli impatti sull’ambiente per quanto riguarda lo smaltimento di quelle matrici”. Sarebbe proprio questo l’obiettivo in questo senso, come la Regione Umbria che avrebbe dato il via ad un impianto di riciclo analogo a quello previsto per Salanetti.