Addio asciugamano sulla spiaggia | Multe da 1000€ per i contravventori: saremo costretti a pagare i lettini

Addio agli asciugamani in spiaggia - Depositphotos - Lagazzettadivareggio.it
Una pessima notizia per tutti i vacanzieri: a partire da questa estate non sarà più possibile portare in spiaggia un proprio asciugamano
Questa notizia ha scatenato la rabbiosa reazione di milioni di villeggianti e turisti, in particolare degli amanti del mare e della tintarella. Tutti coloro che andranno a trascorrere un periodo di vacanza in una località balenare dovranno fare grande attenzione.
Una prassi consolidata negli anni viene improvvisamente a cadere, un’abitudine di milioni di persone è cancellata da un provvedimento emesso dal Governo. In sostanza sarà vietato portare in spiaggia il tanto amato asciugamano da mare.
Asciugamano o telo, come viene anche chiamato, che è sempre servito a tutti per stendersi sulla sabbia e prendere il sole o a volte per asciugarsi una volta usciti dall’acqua. L’oggetto simbolo della vacanza al mare deve restare chiuso nella borsa.
In realtà bisogna chiarire subito un particolare tutt’altro che irrilevante: questa misura ‘ad hoc’, che faceva parte del primo pacchetto sicurezza varato da un esecutivo di centrodestra, non risale a qualche settimana fa.
Addio all’asciugamano in spiaggia, la verità è un’altra
L’estate oltre che di sole e di mare è anche sinonimo della guerra per accaparrarsi il posto migliore in spiaggia. Ma attenzione: il vecchio vizio di lasciare l’asciugamano, l’ombrellone o la sdraio sulla sabbia libera per “prenotare” un lembo di spiaggia fu severamente vietato ben 17 anni fa quando fu emanato il decreto sicurezza dell’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni del secondo Governo Berlusconi.
L’obiettivo di questa norma era chiaro: garantire il libero e paritario accesso alle spiagge per tutti i bagnanti evitando abusi e comportamenti incivili che limitano la fruibilità del demanio marittimo. Le amministrazioni comunali, attraverso le ordinanze balneari e in collaborazione con la Capitaneria di Porto e le Polizie Locali, si incaricarono incaricate di far rispettare questa disposizione.
La multa è salatissima, il Governo fu molto duro
Il decreto del 2008 e le successive ordinanze locali miravano a contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva di spazi pubblici, prevedendo che non fosse consentito lasciare attrezzature da spiaggia incustodite durante la notte o per lunghi periodi di assenza. L’intento era quello di impedire che singoli individui o gruppi si approprino di fatto di porzioni di spiaggia libera, impedendone l’utilizzo ad altri.
Le conseguenze per chi non rispettava il divieto erano tutt’altro che leggere. La sanzione infatti variava in base alle ordinanze comunali, ma poteva arrivare fino a 1.000 euro. In alcuni casi oltre alla multa era previsto anche il sequestro del materiale abbandonato che veniva poi rimosso e conferito in depositi comunali.