Inps, l’annuncio è ufficiale: grande ritorno del “reddito” | Subito soldi a tutti quelli accettati

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Banconote- Foto di Alexa da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Il bilancio del 2024 delinea un nuovo scenario per l’assegno di inclusione: ecco cosa succederà a questa misura di sostegno al reddito attiva in Italia.

Nel 2024, l’Assegno di Inclusione (Adi), che è andato a sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza, si è affermato come la principale misura di contrasto alla povertà in Italia.

Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Inps, quasi 760mila famiglie hanno ottenuto l’approvazione della domanda, beneficiando almeno di un pagamento nel corso dell’anno.

L’analisi condotta sulle cifre raccolta sottolinea che la misura ha coinvolto circa 1,82 milioni di persone, con un importo medio mensile erogato di 627 euro.

A dicembre 2024, i nuclei familiari beneficiari sono stati 608mila, evidenziando una concentrazione maggiore nel Sud e nelle Isole, in linea con le precedenti politiche di assistenza economica.

Assegno di Inclusione: quante sono state le famiglie beneficiarie nel 2024

L’Assegno di Inclusione si è rivelato fondamentale per tutte le famiglie che si sono trovate negli ultimi anni ad affrontare diverse difficoltà economiche. L’analisi dell’Inps ha evidenziato come l’erogazione si sia concentrata soprattutto nelle regioni meridionali d’Italia: 581mila beneficiari risiedono, infatti, nel Sud e nelle Isole. Il Centro registra circa 100mila famiglie supportate, mentre il Nord ne conta 140mila.

Scendendo nel dettaglio della reportistica diffusa dall’Ente Previdenziale si nota che i destinatari di questo sostegno appartengono a categorie specifiche: 235mila nuclei includono minori, 229mila ospitano persone con disabilità, 302mila sono composti da over 60 e 12mila comprendono individui in condizioni di svantaggio certificato dai servizi sociali.

Soldi in euro
Soldi in euro- Foto di Willfried Wende da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro: come è stato favorito il reinserimento occupazionale

Accanto alla misura economica, necessaria per il sostentamento di questi soggetti vulnerabili, è stato introdotto un ulteriore strumento di sostegno, il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl), orientato a favorire il reinserimento occupazionale: la misura complementare ha raggiunto circa 68mila persone, confermando la volontà di accompagnare i cittadini verso un percorso di autonomia economica. Dal suo avvio nel settembre 2023, circa 133mila persone hanno ricevuto almeno un pagamento, con una concentrazione maggiore tra gli over 50. A dicembre 2024, il numero di beneficiari del SFL si attesta a 68mila, di cui il 48% appartiene alla fascia 50-59 anni.

I dati di questo 2024 fanno ben sperare per il 2025. Rispetto ai percettori del Reddito di Cittadinanza nel luglio 2023 (1,07 milioni di famiglie), infatti, il 60% ha ottenuto l’accesso alle nuove misure Adi e Sfl, mentre il 25% non ha presentato domanda e il restante 15% ha visto respinta la richiesta. Inoltre, il 26% dei precedenti beneficiari ha trovato lavoro nel corso del 2024: questo è l’evidente segno di una progressiva transizione dal sostegno economico all’indipendenza lavorativa.