Non assumere mai più questo farmaco | È il più comune di tutti ma è letale: ti uccide lentissimamente

Stop ad un farmaco

Stop ad un farmaco - Depositphotos - Lagazzettadiviareggio.it

L’abuso dei farmaci è un problema sempre più attuale. Alcuni medici e ricercatori hanno lanciato l’allarme su una categoria di medicinali

Mettere un freno all’uso, anzi all’abuso, di farmaci e medicinali soprattutto quando non sono strettamente necessari. Si parla ovviamente non di tutti i farmaci, ma di alcune categorie in particolare.

Non tutti sanno purtroppo che una delle specie più comuni e maggiormente diffuse può provocare dei gravi problemi di salute verificabili nel corso degli anni. È per questo motivo che la comunità scientifica ha deciso di lanciare l’allarme.

In questo caso l’attenzione di medici e ricercatori è posta sull‘ibuprofene, classico farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) ampiamente utilizzato per alleviare dolore, febbre e infiammazioni.

Negli ultimi tempi sono stati lanciati alcuni allarmi a causa dei potenziali rischi per la salute, soprattutto in determinate condizioni e con un uso prolungato. Tanti scienziati di grido hanno di recente espresso grande preoccupazione.

Addio a questo farmaco, non prendetelo mai più

Tra questi il professor Antonio Rebuzzi, noto cardiologo dell’Università Cattolica di Roma, che ha condannato apertamente l’uso indiscriminato di questo farmaco, facendo luce sui possibili effetti collaterali a livello cardiovascolare e non solo.

Secondo il professor Rebuzzi, se assunto occasionalmente e alle dosi raccomandate, l’ibuprofene non presenta particolari rischi per la maggior parte delle persone. Tuttavia, la situazione cambia in caso di uso prolungato o in presenza di specifiche patologie preesistenti.

Addio all'ibuprofene
Addio all’ibuprofene – Facebook – Lagazzettaidivareggio.it

La salute viene prima di tutto, attenzione massima

Pazienti con problemi cardiovascolari, ipertensione o con una storia di eventi trombotici dovrebbero prestare particolare attenzione all’assunzione di ibuprofene, in quanto alcuni studi suggeriscono un potenziale aumento del rischio di infarti e ictus, specialmente a dosaggi elevati (superiori a 1200 mg al giorno) e per periodi di trattamento estesi. Il meccanismo attraverso il quale i FANS come l’ibuprofene possono influire negativamente sul sistema cardiovascolare è legato all’inibizione di un enzima chiamato ciclo-ossigenasi.

A livello renale, questa inibizione può portare a una riduzione della filtrazione e a una conseguente ritenzione di liquidi, con un conseguente aumento della pressione sanguigna. Questo incremento pressorio, anche se non si manifesta in tutti i pazienti, rappresenta un fattore di rischio per eventi cardiovascolari. Oltre ai rischi cardiovascolari, l’ibuprofene può avere effetti collaterali a livello gastrointestinale, come gastrite, ulcere e, nei casi più gravi, sanguinamento. Per questo motivo, l’assunzione a stomaco pieno è spesso raccomandata per ridurre l’incidenza di tali problemi.