Bollo auto, ufficiale la prescrizione: Salvini ha già firmato | Ecco da quando non paghi più nulla

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Automobile- Foto di IVAN SVIATKOVSKYI da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

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Automobile- Foto di IVAN SVIATKOVSKYI da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Per gli automobilisti di tutta Italia è in arrivo un’importante novità che riguarda la tassa più temuta, quella sul bollo auto: ecco come e perché alcune categorie di persone potranno esimersi dal pagarla.

Il bollo auto è da sempre una delle imposte meno amate dagli automobilisti italiani: si tratta di un tassa da pagare annualmente e che riguarda il semplice possesso di un veicolo, indipendentemente dal suo reale utilizzo.

Per molti contribuenti ci sono buone notizie a proposito dell’introduzione ufficiale di una legge sulla prescrizione che prevede la decadenza dei termini di pagamento delle vecchie tasse sulle automobili.

In particolare la legge prevede che, trascorso un determinato periodo senza avvisi o notifiche da parte delle autorità fiscali, il debito relativo al bollo auto non sia più esigibile.

Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha recentemente firmato il provvedimento che chiarisce definitivamente i termini e le modalità di questa prescrizione, confermando le disposizioni della legge 296/06.

Quali sono i termini di prescrizione del bollo auto

Secondo quanto stabilito dalla normativa italiana, il termine di prescrizione per il pagamento del bollo auto è fissato a tre anni. Questo significa che, se il pagamento della tassa non viene notificato entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla scadenza, il debito non potrà più essere richiesto. Facendo un esempio pratico, per un bollo auto in scadenza il 30 giugno 2025, il termine di prescrizione inizierà a decorrere dal 1° gennaio 2026 e si concluderà il 31 dicembre 2028.

Secondo la legge viene specificato che, per evitare la prescrizione, l’Agenzia delle Entrate dovrà notificare il pagamento attraverso un avviso o una cartella esattoriale entro i tempi previsti. Bisogna ricordare, poi, che ogni notifica ricevuta interrompe i termini di prescrizione, che da quel momento ripartono da capo. Si tratta di una misura legislativa vantaggiosa per i contribuenti, ma che richiede un’attenta gestione delle proprie scadenze e dei documenti ricevuti.

Automobile su strada
Automobile su strada- Foto di wal_172619 da Pixabay- LaGazzettadiViareggio.it

Eccezioni alla prescrizione: allungamento dei termini e comunicazioni ufficiali

Ci sono, però, delle ovvie eccezioni a questa regola. Guardando al passato, infatti, emerge che durante l’emergenza sanitaria legata al COVID-19, un decreto ha sospeso per 541 giorni i termini relativi ai tributi, incluso il bollo auto. Questo ha portato a un allungamento dei tempi di prescrizione per i debiti maturati in quel periodo. Di conseguenza, per chi non ha pagato il bollo auto tra il 2020 e il 2021, i termini di prescrizione potrebbero slittare fino al 2030.

Non ci si deve mai dimenticare che la prescrizione rappresenta una possibilità, ma che le eventuali comunicazioni ufficiali da parte dell’ente riscossore la interrompono. Perciò, è fondamentale che gli automobilisti prestino attenzione alle notifiche inviate dall’Agenzia delle Entrate o dalle Regioni competenti, per evitare spiacevoli sorprese.