Si celebra domani (sabato 10 febbraio) la Giornata del ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. In occasione di questa ricorrenza sarà deposta, alle ore 11.30, una corona di fiori nel parco pubblico dedicato appunto alle Vittime delle foibe, nella traversa A di via Federigi a Querceta. "Il tema delle discriminazioni e delle persecuzioni è sempre drammaticamente attuale - spiega Marco Pellegrini, presidente del consiglio comunale - come ci ricorda la storia e come ci dimostra la cronaca. Dobbiamo mantenere alto l'impegno sui temi dell'ascolto, del confronto pacifico, della convivenza al di là delle differenze. Un esercizio di unità e dialogo nel ricordo, trasversale a ogni schieramento, come dimostra simbolicamente questo luogo voluto dalla consigliera Elena Luisi, realizzato dall'ex sindaco Riccardo Tarabella e oggi affidato a questa amministrazione".
Ricordare questa drammatica pagina del passato, riporta anche ai forti legami della Versilia con quella terra.
Furono infatti numerosi i religiosi che trovarono accoglienza nella diocesi di Pisa, molti dei quali sono entrati a far parte del clero e del tessuto versiliese.
Tra gli esuli istriani, confluiti nella diocesi pisana, vanno ricordati tra gli altri monsignor Giuseppe Percich, monsignor Janni Sabucco, don Oscar Perich, don Clemente Crisman, don Giovanni Slavich, don Giovanni Cenghìa.
Nel novero degli esuli anche l'arcivescovo di Pisa monsignor Ugo Camozzo, nel 1938 consacrato vescovo di Fiume, all'epoca diocesi italiana che fu costretto a lasciare nel 1947, trasferendosi in Toscana dove, nel 1948, venne nominato vescovo di Pisa.