Ce n'è anche per Cecco a cena
Abbiamo letto in una notte il libro del generale Roberto Vannacci: lo si dovrebbe utilizzare come libro di testo in tutte le scuole di questa sfasciata repubblica
Ci è costata una notte senza sonno, ma ne valeva la pena. Eccome se ne valeva la pena. Esattamente come per quasi tutte le cose, prima di poter emettere un…

Centomila clandestini sbarcati da inizio anno: questo Governo è peggio di tutti quelli che lo hanno preceduto
Quando, nel 2015, uscì per Sperling&Kupfer la biografia di Giorgio Almirante scritta dall'autore di queste righe, a fine anno, centenario della nascita dello statista, chi scrive fu invitato alla Camera…

Nessuno tocchi Beatrice Venezi e il 'suo' (e nostro, di Puccini e di tutti gli italiani) Inno a Roma!
Se avessimo immaginato quello che sarebbe poi stato detto all'indomani del concerto di apertura delle Celebrazioni Pucciniane in piazza Napoleone, beh, sicuramente avremmo cercato in qualche vecchio magazzino di costumi,…

Arriva il Green Pass Globale voluto da Ue e Oms: bravi coglioni e adesso mettetevi tutti a 'pi greco mezzi'
E adesso sarete tutti contenti. Finalmente anche quelli che se la sono fatta addosso per la paura durante il Covid potranno essere certi che, vita natural durante, ci sarà qualcuno…

Eugenio Giani e Stefano Baccelli, l'arroganza e la prepotenza del potere
Allora, se abbiamo capito bene, il Tar (tribunale amministrativo regionale) della Toscana boccia clamorosamente la nomina a segretario federale dell'autorità portuale di Viareggio dell'architetto Alessandro Rosselli e il presidente della Regione Eugenio Giani, coadiuvato dall'assessore alle infrastrutture, mobilità e governo del (sic!) territorio Stefano Baccelli che cosa fanno? Impongono a Viareggio, al suo sindaco, alla giunta, al consiglio comunale e a tutta la città, un commissario che dovrà svolgere le medesime funzioni del segretario e che, per giunta, è la stessa persona individuata e bocciata dal tribunale di giustizia amministrativa. Della serie faccio quel che voglio e della decisione dei giudici me ne frego! Ma non erano, quelli del Pd al secolo partito democratico sì ma quando gli pare, i custodi della Costituzione, gli angeli dei principi che presiedono alla separazione dei poteri, i, nemmeno più tanto, ormai, giovani virgulti della democrazia minacciata un giorno sì e l'altro pure dalle orde e dalle ombre neofasciste sempre incombenti sul nostro sfasciato stivale? Giani - se pensiamo che ha la nostra stessa età ci viene l'itterizia - al quale consigliamo un corso di armocromia come la segretaria del suo partito Elly Schlein, invece di rispettare la sentenza del tribunale, con l'ausilio del silente e silenzioso - non parla mai e quando lo fa non si capisce mai da che parte sta - assessore alle infrastrutture e governo del territorio (ma quale?), impone il suo diktat e nomina la medesima persona al ruolo di commissario dell'autorità portuale di Viareggio. Della serie, faccio come mi pare quando mi pare...

A Pietrasanta il centrodestra si taglia le palle da solo e le forbici in mano le ha avute e usate Massimiliano Simoni
Diciamo,o subito a scanso di equivoci. Ci dispiace che Massimiliano Simoni, una persona capace e concreta, abbia sbagliato ancora una volta come già aveva fatto a Bagni di Lucca dove il centrosinistra aveva approfittato della divisione del centrodestra. Pietrasanta, però, non è, con tutto il rispetto, il piccolo centro termale della Media Valle. Pietrasanta è la Piccola Atene, è una città conosciuta in tutto il mondo almeno in quello che conta e che ha testa e non solo per contare. Simoni era convinto di andare al ballottaggio, ma, evidentemente, aveva fatto male i suoi calcoli. I suoi colleghi di partito, a tutti i livelli, lo sapevano benissimo per avercelo confessato in più di una circostanza, ma non hanno fatto nulla per evitare questa pessima figura e questo suicidio politico che peserà sicuramente sulle spalle di un uomo come Simoni che ha alle spalle una lunga competenza amministrativa e capacità indubbie. Il centrodestra a Pietrasanta non può prescindere da Massimo Mallegni e, infatti, la sua lista nemmeno tanto gridata, ha raggiunto il 18 per cento quasi la stessa percentuale del sindaco uscente Alberto Giovannetti che non sarà una lepre, ma nemmeno una tartaruga e che ha saputo muovere bene le proprie pedine sulla scacchiera. A Simoni consigliamo di ingoiare il rospo - più di uno magari - e di provare, almeno, a ricavarsi un posto come assessore con la giunta Giovannetti, ma, per riuscire eventualmente nell'intento, dovrebbe dichiarare ai quattro venti di volerlo appoggiare e dopo tutto quello che gli ha detto contro, non deve essere facile...
Prima italiani, poi tutto il resto: l'eredità del 25 Aprile dovrebbe stare solamente lì
Anche questo 25 Aprile è passato. Con le sue solite cerimonie assolutamente inutili e, soprattutto, scarsamente frequentate, in particolare, dai giovani che hanno, sicuramente, qualcosa di meglio da fare che ricordare cosa accadde quasi un secolo fa e grazie al quale possono godere di quella libertà che, altrimenti, difficilmente si sarebbero potuti permettere. A Sinistra sembra ieri, pare, cioè, che la guerra civile e il secondo conflitto mondiale, per l'Italia, siano realmente terminati una settimana fa tanti sono la rabbia, l'odio, il rancore, l'ardore con cui celebrano una ricorrenza che definire politicamente strumentalizzata sarebbe un eufemismo. Poi, a pensarci bene, che a celebrarla siano dei politici o anche dei politicanti, la razza meno pura e coerente che c'è, è davvero buffo. Il problema, del resto, sta tutto o quasi sui banchi di scuola, dove insegnanti ignoranti e incapaci, a malapena riescono a far stare gli studenti in classe o, nel migliore dei casi, a farli appassionare alle materie che dovrebbero conoscere. Allora, siccome non si è in grado di far amare ciò che si dovrebbe insegnare, si ricorre a tutto ciò che con la scuola non c'entra alcunché: convegni, testimonianze non si sa bene di chi visto che, ormai, sono tutti morti, appelli ad associazioni che si autodefiniscono antifasciste in un periodo storico in cui, il fascismo, si fa fatica a trovarlo persino a Predappio. Battute a parte, ci tocca leggere e apprendere, con un po' di ironia, che sono diventati tutti professori e che tutti sono capaci di insegnare che cosa sia stato il fascismo e perché, adesso, a 80 anni di distanza, dovremmo averne ancora paura per evitare che si ripresenti. Addirittura, qualche imbecille tenta di spacciare le giuste rivendicazioni identitarie dei popoli come una sorta di Nuovo Fascismo da cui guardarsi e da combattere. Non solo imbecilli, anche idioti e in malafede. Purtroppo l'ignoranza è una brutta bestia, soprattutto, quando la si trova tra chi, al contrario, pretende di essere sapiente...

Come ci piacerebbe sputare in faccia ad Elly Schlein...
Lo abbiamo detto e ripetuto milioni di volte. La Sinistra mira alla devastazione e alla distruzione identitaria del nostro Paese. Essa è, per definizione oseremmo dire, contraria ad…

La scuola va a puttane, la didattica pure e gli studenti non sanno la grammatica e nemmeno scrivere
Miriadi di comunicati da scuole e associazioni varie intasano la posta della redazione per mettere in mostra fantomatici progetti scolastici. Una domanda allora giunge spontanea: dove è finita l’istruzione? La scuola di oggi sembra partorire progetti di ogni genere, ogni anno sempre di più, alcuni appaiono inutili, altri addirittura dannosi. A farne le spese sono poi gli studenti, figli di un dio minore e di una generazione scolastica che chiede competenze e tralascia l’ABC dell’istruzione. I progetti sembrano essere diventati i killer silenziosi della scuola. Uccidono la didattica e gli alunni si perdono in un mare di attività immotivate e intanto non sanno più coniugare i verbi, fare semplici frasi e neanche le operazioni. E gli insegnanti? A fare i conti con questa scuola-azienda-sforna progetti, sono anche gli insegnanti. Non esiste più il rispetto di una volta per loro, né da parte del sistema stesso che li riduce a semplici operai del progettificio e li soffoca nella morsa delle scartoffie, della burocrazia, dei corsi di ogni genere e neanche da parte delle famiglie. E allora rischiano di perdere la loro funzione principale: quella di insegnare e formare gli studenti. Poi ci sono i genitori moderni, quelli che “i loro figli hanno sempre ragione e guai a chi dice il contrario”. Quelli che non accettano gli insuccessi scolastici e la colpa è sempre degli insegnanti che – a dir loro – sono troppo severi, non sanno insegnare e allora, alle brutte, arriva il ricorso dal tribunale oppure, alla meglio, arriva il reclamo al preside. Le famiglie di oggi vogliono figli perfetti come robot, li costringono a praticare sport tutti i giorni, musica, teatro e devono essere anche bravi a scuola. Sono talmente presi dall’apparire e dall’avere figli eccezionali, che sotto il naso si fanno sfuggire le proposte del progettificio nazionale, molte delle quali arrivano da Anpi, Arci e addirittura Arcigay...

Forza Nuova difende la festa del papà: la Gazzetta difende il diritto di manifestare davanti all'asilo contro la disgregazione della famiglia tradizionale
Che la Sinistra ci faccia schifo è risaputo. Che la consideriamo alla stregua di una malattia che sta distruggendo, progressivamente, un organismo già di per se stesso minato, anche. Non…
