Ce n'è anche per Cecco a cena
Le Gazzette non saranno il Washington Post, ma anche loro, a volte e come le formiche, si incazzano...
Avete presente i concerti di musica leggera o gli spettacoli che, in estate, vengono organizzati nelle varie location delle località della costa e non solo? Bene, è ovvio che in quanto giornale che si occupa dell'intera provincia, annunciamo non solo le rappresentazioni degli artisti, ma, quando è il momento, ci piace anche recensirle mettendo a disposizione un collega che, puntualmente e a volte con tanto di fotografo, segue, dopo aver ottenuto l'accredito, l'esibizione. Per alcuni - come, ad esempio, il Festival Pucciniano o anche per la Versiliana, il Teatro del Giglio a Lucca, per il Lucca Summer Festival o anche per la rassegna organizzata per la prima volta quest'anno a Lido di Camaiore - tutto ciò è un veicolo di diffusione gradito e non vengono sovrapposti problemi di sorta. Per altri, al contrario, è solamente una grande rottura di coglioni. Dovete sapere che, da un paio d'anni a questa parte, alcuni enti pubblici hanno preferito affidare la gestione degli spettacoli con tutto quel che ne consegue a società esterne all'amministrazione medesima. Questo sia per risparmiare tempo, sia per evitare problematiche di varia natura come, appunto, quella di dover accontentare tutti coloro che chiedono un accredito...

Base militare a Coltano uno schifo oltre a una vergogna: l'Italia solo un satellite degli Stati Uniti e della Nato
Ci viene quasi da vomitare. Per anni la Sinistra - ma dov'è, oggi, la Sinistra? - ci ha sistematicamente frantumato i testicoli protestando, giustamente, contro l'indiscriminato aumento delle spese militari, contro la proliferazione nucleare, contro le basi Nato in Italia. E, adesso, invece, ecco che il governo di Mario Draghi, questo occhi di cernia sdraiato sulla linea servile della Nato e degli Stati Uniti cosa fa? Si prostituisce, letteralmente, all'aumento delle spese militari, a favore degli uomini con le stellette dei quali noi, qualunque divisa indossino, abbiamo sempre diffidato. Sempre. E sapete perché? Perché quando indossi una divisa, qualunque essa sia, firmi un patto con cui abdichi all'intelligenza, all'autonomia di pensiero, all'indipendenza di giudizio e osservi solo una regola: obbedire e aggiungici anche il crede e il combattere non indispensabili, ma conseguenti. L'Italia non è più un Paese sovrano, è solo un satelliote degli Stati Uniti e dell'Unione Europea ed è convinto che solo se resterà sotto l'ombrello a stelle e a strisce o sotto quello di qualche organismo sovranazionale, potrà restare tranquilla e non rischiare l'invasione (sic!) della Russia. Si, perché adesso i russi sono tornati a far paura come quando, in epoca sovietica e comunista, si dice che mangiassero i bambini. Ridicoli. Ovvio che da una Russia governata da un ex ufficiale del Kgb ci sia ben poco di buono da attendersi, visto che sta deportando - 'sport' in grande spolvero sin dagli dell'epoca staliniana - i poveri ucraini in Siberia e nei punti più lontani del proprio territorio così da sradicare ogni senso di identità e appartenenza...

La grande illusione
Ebbene sì, lo ammettiamo senza problemi. Abbiamo creduto, e con lucidità e anche come molti altri, che Giorgio Del Ghingaro si sarebbe candidato a Lucca come sindaco e, quando, ormai, davamo tutto per scontato ed eravamo arrivati, non da soli, a quel 95 per cento di probabilità ossia quasi certezza, ecco che il Nostro o il Vostro e, comunque, adesso, né l'uno né l'altro, ha fatto marcia indietro. pochi metri prima di spiccare il salto, di fare quello che aveva sempre desiderato di fare. E' stata una grande illusione anzi, 'la' grande illusione di una città che aveva visto in lui il sindaco capace di andare oltre i partiti, oltre i condizionamenti, oltre la mediocrità. Invece, così non è stato e, lo diciamo senza timore alcuno, siamo rimasti delusi ancor più che arrabbiati. Amareggiati non tanto per un rifiuto che ci sta - ce ne sono stati di ben più gravi e altisonanti - ma per le premesse e, lasciatecelo dire, per quel clima di fiducia e di speranza che, dopo il suicidio politico del centrodestra lucchese, ci aveva animato. Una storia, la nostra e quella di chi scrive in particolare, con l'ex sindaco di Capannori, che è iniziata quando ci siamo resi conto che il tavolo del centrodestra era, sostanzialmente, una emerita perdita di tempo per non dire peggio quando, cioè, la nostra convinzione politica ossia quella di candidare Mario Pardini e puntare tutto su di lui, era naufragata miseramente nel mare agitato delle beghe personali, delle antipatie incrociate, delle ambizioni e presunzioni esasperate...

La Gazzetta citata in giudizio: "Dateci 5 mila euro per averci fotografato senza consenso alla manifestazione ad aprile 2021 con Andrea Colombini"
Incredibile, ma vero. Siamo stati citati in giudizio con causa civile e accusati di aver pubblicato alcune fotografie che ritraevano una persona la quale si è sentita esposta pubblicamente senza aver concesso il proprio consenso. Le immagini sono state scattate dal nostro fotografo Ciprian Gheorghita durante una manifestazione tenutasi nell'aprile 2021, all'ex campo Balilla, il 25 aprile, e che ha raccolto centinaia di persone intervenute per ascoltare l'influencer suo malgrado Andrea Colombini. La persona in questione, residente a Viareggio, difesa dall'avvocato Daniele Saviozzi di Capannori, ha chiamato in causa il direttore responsabile Aldo Grandi chiedendogli un risarcimento di 5 mila euro. L'accusa ritiene che il proprio cliente abbia patito un danno di immagine venendo accomunato ad una manifestazione di seguaci no-vax dell'influencer Andrea Colombini. Ebbene, come sempre avviene per un evento pubblico, la Gazzetta di Lucca, anche se la sola a seguire gli eventi che hanno visto coinvolto Andrea Colombini, ha seguito la manifestazione e il corteo per le vie cittadine, una notizia di pura cronaca e di interesse pubblico che ha portato in città, suscitando polemiche a non finire trattandosi di un periodo particolare durante il Covid, centinaia di curiosi che hanno assistito e sfilato senza colpo ferire e in maniera composta...

L'Unione Europea, un cappio al collo che ci uccide. Di Covid non parla più nessuno, ma c'è gente sospesa e senza lavoro: loro non sono ucraini, ma italiani, ma frega qualcosa a qualcuno?
In questa sorta di follia collettiva fomentata, esattamente come il Covid, dalla politica e dai politicanti del Pensiero Unico Dominante, sono in pochi, pochissimi quelli che cercano di aprire gli occhi, usare il cervello e pensare al futuro. La guerra in Ucraina ha ulteriormente annebbiato le menti e sembra davvero di essere tornati ai tempi della Guerra Fredda. Contenti gli americani, ovviamente, democratici in primis, che hanno una nuova ragione per vivere, con la Russia che è tornata ad essere il diavolo in persona e il nemico da abbattere a tutti i costi. Putin, del resto, non piace e non è mai piaciuto proprio per quel suo modo di essere così diretto, addirittura brutale, per di più amico di Silvio Berlusconi e, si sa, a queste latitudini, ma anche a quelle europee ciò è imperdonabile. Inoltre è assolutamente contrario alla teoria Gender, non ama le adozioni e i matrimoni per persone del medesimo sesso - e ha ragione - è un sovranista e tradizionalista convinto - e ha ragione anche in questo - ragiona negli interessi del popolo russo o di quelli che lui ritiene essere tali. Vorremmo solo far notare che dopo il crollo del muro di Berlino la Russia ha rischiato, realmente, di scomparire come entità politica e anche geografica oltreché economica. Merito anche suo se ciò non è avvenuto. E' un dittatore? Certo, lo è in buonissima parte e del resto proviene dalle file del Kgb che è la Cia in versione russa ed ex sovietica. Ha, anche, un robusto pelo sullo stomaco e non ama chi lo contraddice...
La Sinistra e la schizofrenia ideologica verso Est unite alla solita arroganza degli ex comunisti di madre Russia
Abbiamo più volte sostenuto le ragioni della Russia di fronte al tentativo americano e dei suoi stati satelliti di portar loro la Nato fin sotto casa. Adesso, però e dopo sei giorni nei quali sono state bombardate, come era facilmente prevedibile vsto che non può esserci una guerra buona e chirurgica, città e popolazioni civili, è arrivato il momento di fermarsi un attimo. Vladimir Putin, non certo uno stinco di santo e sicuramente un dittatore - ragazzi, ma era o non era un ufficiale del Kgb?, e non sono stati milioni i russi mandati in Siberia o uccisi con processi fasulli perché accusati proprio dai servizi segreti sovietici di essere agenti infiltrati dell'Occidente? - non si ferma davanti a niente. Lo ha già dimostrato, basta guardarlo in faccia: ad averlo vicino di casa se da un lato c'è da stare tranquilli perché nessuno si avvicinerebbe, dall'altro bisognerebbe fare attenzione a contrariarlo ché non avrebbe sitazioni a farcela scontare. E' figlio, del resto, dell'Unione Sovietica che teneva sotto il giogo della violenza e della minaccia milioni di esseri umani, nazioni e stati che, un tempo, avevano la loro autonomia e indipendenza. E tutto per proteggere le proprie frontiere da sempre a rischio invasione, in realtà solo da quando, nell'ottobre 1917, la rivoluzione russa del bolscevichi prese il potere togliendolo agli zar. Oggi sembra che in molti si meraviglino di quanto sta accadendo in Ukraina e, soprattutto, a sinistra si moltiplicano proteste e denunce contro la Russia...
Ad un passo dalla fine
Forse a qualcuno sta sfuggendo che la guerra appena divampata in Ukraina è solo un assaggio di ciò che potrebbe aspettarci nei prossimi mesi di post-Covid. Se, come pare, Putin…
15 febbraio: la Giornata degli Infami
Ormai non passa settimana senza che questo ridicolo e pagliaccio Sistema di Governo Mondiale non celebri, anche alle nostre latitudini, qualche ricorrenza, dalle più serie alle più inutili e patetiche.

Le Gazzette cambiano... pelle per essere consultabili più facilmente sui dispositivi mobili
Le Gazzette assumono un nuovo volto, sia pure nascosto, per consentire ai propri lettori una maggiore fruibilità nella lettura degli articoli tramite dispositivi mobili. L’idea, nata dal direttore (ir)responsabile Aldo Grandi,…
Matteo Renzi è stato ospite dell'amico Mohammad bin Salman mandante dell'omicidio del giornalista Jamal Kashoggi ucciso e fatto a pezzi mentre era ancora vivo: guardate questo film
A Lucca e nella Piana oltre, probabilmente, nella Media Valle e nella Garfagnana, ci sono politici ed amministratori i quali si vantano di essere schierati o di esserlo stati a…