Si svolgerà sabato 2 marzo alle ore 10, in piazza Anna Pardini a Sant'Anna di Stazzema, la manifestazione annunciata dai primi cittadini di Stazzema, Camaiore e Massarosa: Maurizio Verona, Marcello Pierucci e Simona Barsotti. Nel Parco nazionale della Pace sarà messo a disposizione di studenti, cittadini e associazioni, un luogo pubblico per "gridare pace":
È questo lo slogan e il senso di questa iniziativa pubblica sorta proprio dopo gli episodi accaduti venerdì scorso a Pisa a pochi passi da pizza Cavalieri, dove le forze dell'ordine hanno caricato e preso a manganellate un corteo di studenti che stavano manifestando pacificamente. Scontro nel quale si sono registrati 18 feriti, di cui 10 minorenni. Il piglio è quindi la violenza ingiustificata registrata a Pisa, e che con i video filmati ha fatto il giro del web in poche ore. Ma il grido di pace è rivolto a tutti i conflitti in atto nel mondo, che si stima siano fra i 40 e i 60. Un appello al cessate il fuoco di fronte ai tanti civili, spesso donne e bambini, che cadono sotto le bombe e le munizioni dei soldati. Così come accadde a Sant'Anna di Stazzema il 12 agosto del 1944, giorno in cui in poche ore, dall'alba in poi, furono trucidate 560 persone innocenti per mano dei nazifascisti. Dunque, dal Parco nazionale della Pace di Sant'Anna è stato avvertito il dovere morale di far alzare una voce proprio da un luogo martire e oggi simbolo. Sono stati invitati all'iniziativa anche alcuni studenti del Liceo Artistico Russoli di Pisa che sono stati coinvolti nei pestaggi, alcuni professori dello stesso istituto scolastico, e una studentessa universitaria anche lei vittima suo malgrado dell'azione della polizia. «Se anche manifestare per fini virtuosi e pacificamente è diventata un'occasione per arrecare violenza, ingiustificata, noi sabato metteremo a disposizione di ragazzi e cittadini una piazza per gridare in favore della pace e per tutti i valori che contraddistinguono l'unica via possibile per una società civile, democratica e libera – affermano i primi cittadini Maurizio Verona, Marcello Pierucci e Simona Barsotti -. Ogni forma di violenza, che sia domestica, sociale o politica, non apportano nessun tipo di risultato, ma solo dolore, ferite che non si rimarginano, traumi, affetti che vengono meno e intere comunità distrutte e da ricostruire. Noi siamo per il dialogo, il rispetto e la libertà di espressione così come sancita dalla nostra preziosa Costituzione italiana».