Allora, se abbiamo capito bene, il Tar (tribunale amministrativo regionale) della Toscana boccia clamorosamente la nomina a segretario federale dell'autorità portuale di Viareggio dell'architetto Alessandro Rosselli e il presidente della Regione Eugenio Giani, coadiuvato dall'assessore alle infrastrutture, mobilità e governo del (sic!) territorio Stefano Baccelli che cosa fanno? Impongono a Viareggio, al suo sindaco, alla giunta, al consiglio comunale e a tutta la città, un commissario che dovrà svolgere le medesime funzioni del segretario e che, per giunta, è la stessa persona individuata e bocciata dal tribunale di giustizia amministrativa. Della serie faccio quel che voglio e della decisione dei giudici me ne frego! Ma non erano, quelli del Pd al secolo partito democratico sì ma quando gli pare, i custodi della Costituzione, gli angeli dei principi che presiedono alla separazione dei poteri, i, nemmeno più tanto, ormai, giovani virgulti della democrazia minacciata un giorno sì e l'altro pure dalle orde e dalle ombre neofasciste sempre incombenti sul nostro sfasciato stivale? Giani - se pensiamo che ha la nostra stessa età ci viene l'itterizia - al quale consigliamo un corso di armocromia come la segretaria del suo partito Elly Schlein, invece di rispettare la sentenza del tribunale, con l'ausilio del silente e silenzioso - non parla mai e quando lo fa non si capisce mai da che parte sta - assessore alle infrastrutture e governo del territorio (ma quale?), impone il suo diktat e nomina la medesima persona al ruolo di commissario dell'autorità portuale di Viareggio. Della serie, faccio come mi pare quando mi pare.
La prima domanda che ci viene in mente è: viareggini, cugini d'oltralpe, pardon, d'oltre Quiesa, trovate il modo, quello che volete, ma portate a tre il mandato consecutivo del sindaco cosicché la città di Viareggio potrà migliorare anche per un altro lustro visto che, attualmente, alle prossime elezioni King George non potrà candidarsi.
Si, perché è rimasto un lucchese a difendere l'autonomia e la ex perla della Versilia che la Sinistra e la destra in parte, avevano ridotto a pirla della Versilia, sbeffeggiata ovunque e piena di debiti e di promesse mai mantenute.
Noi che a Giorgino non gliele abbiamo mai risparmiate andando anche oltre il codice deontologico della nostra, ormai consunta, categoria, sosteniamo l'attuale sindaco perché abbiamo visto, in tutti questi anni, che l'unico interesse che lo muove nel suo lavoro istituzionale è quello di restituire a una città che definire anarchica sarebbe un eufemismo, un minimo di decenza e un massimo di visibilità e credibilità. C'è riuscito e ci sta riuscendo e questo nonostante abbia tra le gambe le bisce del Pd che se potessero lo farebbero scivolare per rispedirlo da dove è venuto.
A noi!, e che Giani e tutti i verniciati di rosso ci denuncino per apologia di fascismo, pare che la Sinistra abbia rovinato non solamente l'Emilia Romagna, ma anche sia pure con maggiori difficoltà visto il carattere ribelle dei toscani e il campanilismo dei suoi comuni, la nostra regione. Un motivo in più per cacciarli, ma non per sostituirli con gente che facciano le stesse cose solo al contrario, bensì con professionisti capaci e dediti solo al benessere comune. E se, poi, sono anche ambiziosi e permalosi e orgogliosi, chissenefrega! (Altra denuncia sempre per il medesimo reato...).