Oggi, 24 febbraio 2024 è l'ultimo giorno di Carnevale. 43 anni or sono scomparve Vittorio Grotti , che conià il termine CarnevalArte, e che trasformò,'d'estate,'i capannoni dormienti in una colossale mostra d'arte moderna e contemporanea, in cui spinse i carristi a cimentarsi oltre la cartapesta, esponendoli quali scultori e pittori, e con essi un mare di artisti, notissimi o sconosciuti, per un totale di migliaio di opere esposte e di centinaia di migliaia di visitatori.
Il Grotti credeva nella potenza artistica del Carnevale, sostenendo che fosse un autentico e primigenio esempio di Pop-Art (del resto aveva scoperto un carro del Morescalchi esposto da svariati decenni a Detroit). Era migrato con la sua mostra Ai Frati di Camaiore , già' considerata la seconda manifestazione al mondo in ordine di importanza per la pittura naïf, in quel di Viareggio, e , come di suo solito, seppe esaltare le caratteristiche artistiche e turistiche di questa terra.
Esporto' e vendette tre carri a Caracas dove conobbe I viareggini fratelli Barsanti con cui dette vita alla Fondazione Viani , nata per riscoprire l'allora dimenticato Lorenzo ( degna di nota la monumentale antologica del 1978) ,e poi subito diventata un vero e proprio cenacolo dell'arte e della cultura attorno a cui gravitavano tutti i più importanti esponenti di allora , nostrani, italiani ed esteri.