Anno XI 
Domenica 19 Maggio 2024
  - GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Pietrasanta
07 Maggio 2024

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Sono Gaia Pranzo, Giulio Del Carlo e Niccolò Landi, rispettivamente per le classi terze, quarte e quinte, i vincitori del 2° premio "Romano Cosci", nella sezione riservata agli studenti del liceo artistico "Stagio Stagi" di Pietrasanta che, quest'anno, erano stati chiamati a rielaborare l'opera "Interno di laboratorio" dell'artista versiliese.

I ragazzi sono stati premiati nel corso della cerimonia che si è svolta lunedì mattina, al teatro comunale "Cesare Galeotti". A fare gli onori di casa il sindaco e assessore alla cultura Alberto Stefano Giovannetti, primo chiamato sul palco dal conduttore Federico Conti: "Abbiamo bisogno di voi – ha detto, rivolgendosi ai ragazzi – per continuare a far sì che Pietrasanta resti un'eccellenza nella lavorazione artistica del marmo e del bronzo e nella sperimentazione di tutti gli strumenti che il progresso ci mette a disposizione, per esprimere un messaggio di creatività. Noi amministratori cerchiamo di fare la nostra parte curando gli spazi espositivi della città e allestendone di nuovi, creando occasioni di dialogo con il liceo artistico e opportunità che siano stimolanti per voi studenti, in modo che la conoscenza della 'Pietrasanta città d'arte' del passato possa guidarvi nella scelta della strada più giusta per il vostro futuro".

"La rielaborazione di un'opera d'arte – ha proseguito il professor Nicola Salotti, responsabile del dipartimento artistico dello "Stagi" – non è solo un semplice esercizio tecnico ma è, soprattutto, un viaggio all'interno dell'animo umano: in prima battuta, di quello dell'artista ispiratore; poi, di quello della persona che ne viene ispirata. E' una ricerca di significati, una scoperta di nuove prospettive. Questa opportunità ha dato modo ai partecipanti di immergersi nell'universo creativo di Romano Cosci, coglierne gli stili, le tecniche e le emozioni e di interpretarli, ognuno attraverso la propria sensibilità espressiva".

Un progetto, quello del premio Cosci, istituito dal Comune per ricordarlo nella sua attività di scultore, pittore e di insegnante e che, nonostante la "giovane età", sta già iniziando ad ampliare i propri orizzonti: "Dal regolamento – ha confermato Antonio Tognini, vice presidente del consiglio comunale e membro del comitato di indirizzo del Premio – è stata eliminata la parte che lo vincolava alle sole arti figurative. La creatività si può manifestare in tante forme differenti e tutte devono avere pari opportunità di raccontarsi e raccontare chi ne fa un proprio strumento di comunicazione: ringrazio la commissione consiliare regolamenti, di cui faccio parte insieme anche al collega Lorenzo Borzonasca che è qui con noi in sala, per aver apportato questa modifica e l'assemblea cittadina per averla accolta e votata".

Sul palco si sono poi avvicendati due artisti locali: Giovanni Balderi, scultore ed ex studente del liceo pietrasantino e Michele Cosci, figlio di Romano, che ha fatto da apripista alla presentazione dei ragazzi in gara e alla successiva consegna di attestati e premi ai vincitori. "Ho completato gli studi quasi trent'anni fa – così Balderi – allora la scuola era molto distante dal mondo della scultura e della lavorazione artigianale in genere. E' importante, oggi, che l'istituzione scolastica e quella amministrativa inizino ad accompagnare i giovani nelle relazioni con il mondo vero, quello reale, anche attraverso iniziative come questa dove tutti possano cercare un punto di incontro e, magari, trovare una parola che resti loro in testa e li ispiri per il futuro".

"Le nuove tecnologie ma, in generale, qualsiasi innovazione che viene introdotta si rifà sempre al mondo che c'è stato prima – ha concluso Michele Cosci, davanti all'opera del padre sulla quale i ragazzi hanno dovuto lavorare – perché senza ancorarci al passato, come ha sottolineato il sindaco Giovannetti, non può esserci futuro. Il mondo del marmo sopravviverà, secondo me, se non dimenticherà mai da dove proviene: e proviene da qui, da queste stanze polverose e disordinate, con cavalletti, scampoli di pietra e testine come se ne facevano a centinaia, in epoche passate".

I ragazzi partecipanti sono stati poi chiamati uno a uno sul palco a presentare i propri lavori: per Gaia, Giulio e Niccolò un premio del valore di 200 euro, da spendere in materiali scolastici e una copia del libro fotografico "Sguardi".

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