Sembra non avere fine lo sfruttamento intensivo dei giacimenti marmiferi sulle Alpi Apuane. Dopo gli ultimi accorati appelli per una regolamentazione e un efficientamento del settore, infatti, dalla giunta regionale è arrivata in controtendenza la proposta per aumentare i tetti di escavazione. Un’idea che sembra andare incontro al sentire comune e ai concetti più moderni di sostenibilità ambientale, trovando la ferma opposizione da parte della stragrande maggioranza della politica e delle associazioni ambientaliste. Tra le voci di dissenso figurano anche i circoli Pd di Massa-Carrara e Versilia, che attraverso una nota congiunta firmata dai rispettivi segretari (Elisabetta Sordi e Riccardo Brocchini) esortano il governo regionale a tornare sui suoi passi, evidenziando come l’aumento delle estrazioni comporterà solamente un depauperamento ambientale senza nessun vantaggio economico e sociale per i territori limitrofi alle cave.
“Chiediamo alla giunta regionale un ripensamento che preservi un equilibrio già delicato tra impresa, lavoratori e ambiente. Riteniamo anche che scelte di questo tipo – si legge nel comunicato – non possano essere calate dall'alto senza un preventivo confronto con i territori. È sui territori che si vivono e si comprendono le contraddizioni e i limiti di scelte non ponderate. È sul territorio che si percepisce quanto la popolazione richieda alla politica e agli amministratori scelte maggiormente attente alla tutela dell'ambiente e del paesaggio e volte a maggiore equità sociale”.