Uno dei giochi da casinò più famosi e diffusi nel mondo è sicuramente il blackjack. Si tratta di un gioco dalle regole piuttosto semplici e forse questo è uno dei motivi del suo successo, ma è anche un gioco in cui la fortuna conta fino ad un certo punto, mentre è determinante anche l’abilità del giocatore.
Il Blackjack è un gioco d’abilità
A differenza della roulette o delle slot machine, che sono giochi di azzardo puro, il blackjack, come il poker, è un gioco in cui i risultati dipendono dalle capacità matematiche e di memorizzazione di chi gioca. Anche per questo sulle migliori piattaforme di gioco online il blackjack è uno dei giochi più apprezzati.
E’ diventata famosa l’incredibile storia del MIT Blackjack Team, il gruppo di studenti d’eccellenza del Massachusetts Institute of Technology che a partire dai primi anni ’80 riuscì a sbancare diversi casinò di Las Vegas, raccogliendo anche soldi da parte di investitori in cerca di rendimenti altissimi. Il gruppo utilizzava delle tecniche di conteggio e univa al gioco individuale un approccio di squadra sia per massimizzare le possibilità di vittoria sia per mascherare i diversi modelli di scommesse che il gioco produce.
L’avventura dei matematici diventati milionari grazie al Blackjack ha contribuito al fascino di questo gioco, tanto che le tecniche di conteggio sono praticate ancora oggi, anche se i casinò sono diventati sempre più abili nel riconoscere quando un giocatore sta contando (in questo caso viene solitamente vietato l’accesso al casinò da parte dei gestori). La storia è raccontata nel libro best seller “Bringing Down the House” di Ben Mezrich e dal film del 2008 “21”, che rappresenta una trasposizione del libro sul grande schermo, con all’interno del suo cast attori come Kevin Spacey.
Le regole
Come accennato, le regole del blackjack non sono complicate e dopo un po’ di pratica è possibile impararle in tempi piuttosto brevi. Per questo gioco vengono utilizzati due mazzi di carte francesi e quindi in totale 104 carte, ma più spesso vengono utilizzati degli specifici mazzi di carte da blackjack e, inoltre, uno specifico tappeto verde con stampati degli appositi riquadri e caselle.
Lo scopo del gioco è quello di raggiungere il punteggio di 21, inteso come la somma del valore delle carte. Viene fatto “black jack” quando un giocatore arriva a 21 con le prime carte che gli sono state assegnate dal dealer, cioè riceve subito un asso e una figura. In questo caso la posta viene pagata una volta e mezzo (cioè 3 a 2).
Dopo che i giocatori hanno fatto le loro puntate, il banco dà a ogni giocatore (e poi a sé stesso) una carta coperta e successivamente una carta scoperta. Il dealer quindi chiede ai giocatori se intendono chiedere carta oppure “stare” e, dopo che i giocatori hanno definito i punteggi, sviluppa il suo gioco: cioè può tirare carta con un punteggio massimo di 17, oltre il quale si deve fermare. Se va oltre 21 “sballa” e dovrà pagare tutte le puntate rimase sul tavolo. Altrimenti, andrà a confrontare il suo punteggio con quello dei giocatori e pagherà le combinazioni superiori, lascerà quelle in parità e ritirerà le combinazioni inferiori.
Tra le opzioni a disposizione del giocatore c’è il raddoppio della puntata (chiamata double down), utilizzabile solo se con le prime due carte il punteggio va da 9 a 11, e la divisione (split), che si può fare solo se alla prima distribuzione il giocatore riceve due carte dello stesso valore. Da segnalare anche la cosiddetta Assicurazione, a cui i giocatori possono ricorrere quando il mazziere serve a se stesso un asso come carta scoperta.
La storia del Blackjack
Le prime forme di gioco che possono essere considerate antesignane del moderno blackjack risalgono al XVII secolo e venivano proprio chiamate “Ventiuna”, che in spagnolo significa proprio 21. Di questo gioco ne parla il celebre scrittore spagnolo Cervantes nelle sue “Novelas Ejemplares” datate tra il 1601 e il 1602.
Il blackjack presenta delle somiglianze anche con il “sette e mezzo”, molto diffuso in Italia e il “31”, diffuso in Spagna. Altri ritengono che il gioco abbia avuto origine nei casinò francesi del ‘700 come una variante dello “Chemin de Fer”, a sua volta una versione del Baccarat.
Ma è nel corso dell’800 che questo gioco arriva negli Stati Uniti, importato dagli europei. E è proprio in America che il nome diventa quello con cui tutti lo conosciamo oggi. Black Jack significa letteralmente “fante nero” e indicava la combinazione di Jack e un asso di Picche che all’epoca veniva pagata 10 a 1. Successivamente le regole sono state cambiate e la combinazione che dà il nome al gioco è passata ad indicare un Jack e un asso qualsiasi (meno rara).
Nella storia di questo gioco una tappa fondamentale è rappresentata dall’uscita del libro di Edward Thorp “Beat the Dealer” (letteralmente “Batti il banco”) negli anni ’60 del Novecento. Iniziano così a diffondersi le tecniche di conteggio, che sono alla base per la strategia nel blackjack.